Corriere di Romagna, 3 febbraio 2015: Acmar-stop, da febbraio a febbraio
Acmar, 9 febbraio 2014-1 febbraio 2015, quasi un anno dopo è tornata a sventolare la bandiera bianca al Pala-Costa. Il fortino gialloros-so è stato scaldato ancora una volta da 900 tifosi romagnoli calorosi e colorati, sensibilissimi a quelle che sono le nuvole che si stanno addensando all’orizzonte. “Ci avete regalato un sogno” e “Grazie sempre Giorgio e Roberto” (quest’ultimo dedicato ovviamente al giemme Bottaro, che a fine stagione lascerà il sodalizio per assumere un incarico importante in Figc, e al presidente Vianello) sono gli striscioni comparsi sui muri della tribuna principale del palazzetto ravennate. Ma dopo una rimonta incredibile, dal -18 al -2, la volata non ha sorriso a capitan Amoni e compagni, orfani di un elemento come Foiera che sarebbe stato di fondamentale importanza per cercare di limitare uno scatenato Mosley. Tambone trascinatore. Ancora una volta il giovane play Matteo Tambone ha dato prova di grande maturità, trascinando i suoi nel momento della ri- monta dal 36-54 al 52-54, realizzando il -2, ma non sono bastati i suoi 16 punti. «Recanati ha meritato, complici nostri demeriti. Non siamo entrati in campo con la testa giusta, in difesa ma soprattutto in attacco. Non siamo stati bravi nel muovere rapidamente la palla, non riuscendo a prendere o mantenere i vantaggi nel corso delle singole azioni». Il regista romano inquadra così pregi e difetti. «Abbiamo subito dei contropiede facili, nel secondo periodo abbiamo difeso un po’ meglio, trovando qualche transizione in più ma non il ritmo giusto, a partire da me con un paio di scelte un po’ azzardate. Nel terzo quarto siamo riusciti a sfruttare meglio le penetrazioni di Raschi e Singletary, ma Recanati è riuscita a non perdere mai lucidità e il controllo della partita. Questo in casa nostra non deve mai succedere, dobbiamo essere sempre noi a comandare il gioco. Alla fine siamo passati a zona, «Abbiamo cercato il tiro invece di un passaggio come facciamo di solito» siamo riusciti a mettere loro di più le mani addosso, cosa che avremmo dovuto fare molto prima. Per una volta in certe situazioni abbiamo cercato un po’ più egoisticamente il tiro invece di cercare un passaggio in più come facciamo di solito. Sul -2 abbiamo avuto la possibilità di pareggiare ma non siamo riusciti a gestire bene i possessi decisivi. E poi abbiamo avuto contro un Mosley indiavolato». Sabato a Piacenza. «Dovremo essere bravi a resecare e a lavorare, da oggi, per giocare una partita diversa contro Piacenza che ha appena inserito nella rosa due giocatori che hanno fatto l’Eurolega (Zizic e Becirovic, ndr)». L’orario di coppa. La Lega ha ufficializzato gli orari della final six di coppa Italia a Rimini. Ravenna giocherà alle 20.30 il quarto contro Torino venerdì 6 marzo, alle 18 Ferentino-Treviso. Sabato 7 semifinale tra vincente di Ferentino-Treviso contro Brescia alle 17.15, alle 20.30 spazio a Verona, contro la vincente di Ravenna-Torino. Finale alle 18.30 di domenica 8.