Corriere di Romagna, 2 febbraio 2015: Martino incassa e vuole ripartire subito

Quasi un anno dopo, era il 9 febbraio 2014 contro Omegna (84-88), l’Acmar subisce la sconfitta al PalaCosta, perde la testa della classifica ma ancora una volta ha dimostrato che nei momenti di massima difficoltà il cuore e la tecnica sono dalla parte dei giallorossi. Su queste basi poggia l’analisi di Antimo Martino. «Dobbiamo rendere merito a Recanati -spiega il tecnico potentino – perché secondo me ha dimostrato tutto il proprio valore. Ha una fisicità importante, associata alla presenza nel roster di giocatori di qualità ed esperienza e ha meritatamente vinto la partita. L’assenza di Foiera non deve essere un alibi, abbiamo cercato equilibri diversi ma che soprattutto nel primo tempo non siamo riusciti a trovare. Nel terzo quarto i nostri avversari hanno dato un’altra spallata importante alla partita ma noi grazie alla zona. In una partita in cui abbiamo fatto molta più fatica rispetto a tante uscite è venuta fuori le qualità dei miei giocatori. Sotto di diciotto credo che moltissime altre squadre avrebbero mollato ma la mia no». Martino spiega così le ultime azioni che hanno ribaltato la differenza-canestri, dal +4 per i romagnoli al -4 dopo il ritorno. «Nel momento-chiave Recanati è stata brava, ha trovato dei canestri importanti: mi ricordo quello da due di Zanelli e le triple di Gueye e Pierini. Ha effettuato l’allungo decisivo e noi potevamo fare qualcosa di meglio sia dal punto di vista difen- sivo che offensivo, mi aspettavo u-na partita equilibrata ma lo è stata solo parzialmente, nel finale abbiamo reso la sfida identica a quelle precedenti. Purtroppo non siamo riusciti a regalare l’ennesima gioia ai nostri fantastici tifosi». Tra cinque giorni la trasferta di Piacenza. «Dobbiamo sapere assorbire anche queste sconfitte rimuoverla, e da domani pensare alla partita di sabato che sarà un’altra trasferta difficile per noi. E’ impossibile chiedere alla mia squadra di ripetere il fantastico girone d’andata che abbiamo disputato. Dobbiamo ripartire con l’idea di sapere chi siamo, con orgoglio e testa alta, con la speranza di recuperare Foiera». (a.g.)