Il Resto del Carlino, 18 dicembre 2014: “Un primato meritato”
PER CHARLIE Foiera quella di domenica tra Acmar Ravenna e Andrea Costa Imola sarà una partita particolare, perché quella imolese è la squadra in cui ha mosso i primi passi da professionista. A Imola Foiera ha giocato 170 partite tra il 1994 e il ’99 e poi nella stagione 2012-2013. «Ho tanti ricordi – spiega il numero 16 giallorosso – perché come giocatore sono nato all’Andrea Costa. Avevo 17 anni e militavo in CI a Cesena, quando Imola si interessò a me. Arrivai a novembre di quello stesso anno e in pochi mesi mi ritrovai a giocare lo spareggio con Ragusa per salire in serie A2. Lo vincemmo e da lì iniziò la mia carriera Charlie grande ‘ex’ «Ho giocato 170 partite con l’Andrea Costa e quindi sentirò una certa emozione» «Assolutamente no. Anche noi in casa abbiamo sempre vinto, ma ai pronostici credo sempre poco. E’ una di quelle partite in cui bisogna stare ancora più attenti perché loro giocano liberi e non hanno nulla da perdere. Stanno facendo buone prestazioni anche senza gli americani. Chi li sta sostituendo non li sta certo facendo rimpiangere. E poi è un derby e sappiamo quanto siano complicati i confronti di campanile». Ravenna si presenta a questa sfida da prima in classifica. Chi l’avrebbe immaginato? «Noi no di certo. Tuttavia credo che questo primo posto sia figlio di un lavoro di anni, non degli ultimi mesi. Parlo degli anni della serie B2 in cui il presidente Vianello e Giorgio Bottaro hanno costruito con sapienza la squadra giusta. Sono stati capaci di stimolare la passione nella gente, che viene sempre in massa al Costa». E gli ultimi anni? «L’anno scorso la società ha pensato a consolidare, mantenendo l’ossatura portante della squadra a cui ha aggiunto giocatori adatti a questo campionato. Non sto parlando di stelle alla Mike James di Omegna, tanto per fare un esempio. Qui di stelle non ce ne sono, ma ci sono tanti giocatori giusti per la categoria. Quest’anno poi è stato inserito un allenatore capace che ha fame di arrivare, supportato da uno staff altrettanto bravo che fa un gran lavoro tutta la settimana. Quindi il primato, benché inaspettato, ha basi solide». Però i vostri obiettivi erano ben altri, si parlava di salvezza. «Ed è bene parlarne ancora. Bisogna tenere presente che, anche se la classifica ci sorride per adesso, dobbiamo pensare solo alla salvezza. Questo campionato è così, perdi due o tre partite e ti ritrovi a metà classifica in un lampo. Pensiamo prima di tutto a salvarci, al resto penseremo dopo». Stefano Pece