La Voce di Romagna, 15 dicembre 2014: Martino: “Siamo stati bravi a mantenere la lucidità”
E’ soddisfatto coach Martino al termine della gara. Ancora una volta il fattore campo ha portato bene ai suoi ragazzi, capaci con una partita intensa ed emozionante di strappare la vittoria alla fin qui capolista Treviso. Una vittoria che vale doppio perché permette alla squadra ravennate di appaiare in classifica la corazzata veneta, oltre a fare innamorare sempre di più i suoi tifosi. “Siamo molto contenti di quello che abbiamo fatto -esordisce l’allenatore -; la partita si percepiva come qualcosa di speciale e tutti noi volevamo regalarci la soddisfazione che ci stiamo ora godendo. Avevo detto ai ragazzi di essere orgogliosi di quello che a-vevano fatto finora e loro hanno dimostrato sul campo che con questo spirito se la possono giocare con tutti”. Acmar da applausi per tutta la gara, nonostante qualche difficoltà nell’ultimo quarto. “Siamo stati più bravi in attacco nel primo tempo – spiega il coach ravennate -, poi siamo diventati meno fluidi, perché sui loro cambi difensivi non abbiamo trovato le soluzioni più efficaci per attaccarli. Loro difendevano forte e abbiamo patito a rimbalzo la fisicità di due elementi come Powell e Rinaldi. Nonostante tutto, però, alla fine abbiamo preso solamente un rimbalzo in meno di loro”. L’ultimo quarto è stato palpitante, ma alla fine gratificante. “Siamo questi e dobbiamo rimanere così – chiosa Martino -: in una partita così equilibrata sono i dettagli a fare la differenza e avere avuto una percentuale così alta ai tiri liberi è stata decisiva per la nostra vittoria, come avere difeso su Powell riuscendo in qualche modo a limitarlo. Sono contento, perché i ragazzi non si sono disuniti quando ci hanno quasi Coach Antimo Martino raggiunto e sono rimasti lucidi gestendo bene il finale”. Lina vittoria che vale tanto, abbiamo detto, ma che non lo distoglie dal suo pensiero costante. “Dobbiamo già pensare alla prossima gara (Imola: ndr) che, vedrete, sarà difficile come questa: dovremo affrontarla dimenticando di essere i primi della classe, ma solo pensando di non avere nulla da perdere continuando su questa strada”. m.c.