La Tribuna di Treviso, 15 dicembre 2014: La De’ Longhi cade a Ravenna ma resta capolista
Peccato, peccato perché c’è mancato poco: nemmeno Treviso sbanca il PalaCosta di Ravenna e l’Acmar raggiunge cosi la De’ Longhi in vetta alla classifica di LegaDue Silver. Non basta l’onda e l’affetto dei 131 tifosi trevigiani in trasferta, non basta la squadra al completo per la prima volta in questa stagione, perché inevitabilmente la condizione fisica è ancora precaria e perché Ravenna si dimostra una signora squadra. Ed approccia meglio la gara, sparando immediatamente le due triple del 6-0: Treviso pare spaesata, forse stupita dall’affetto incondizionato dei suoi tifosi, e soffre terribilmente sotto canestro, dove concede troppe seconde opportunità a Ravenna. La De’ Longhi tuttavia ha sempre dimostrato carattere e così non si scompone, affidandosi al gioco in post basso: le giocate di Powell, Rinaldi e Fabi vicino a canestro accendono Treviso, che eleva sensibilmente anche l’intensità difensiva. E pian piano Treviso perfettamente nel clima partita, sensazione che culmina nel sorpasso sul 18-19 e sul successivo 21-22 con cui si conclude il primo quarto. Alla ripresa delle danze Ravenna chiaramente va alla riscossa e riprende fiducia, tanto che l’inerzia sembra essersi spostata verso Ravenna, capace di raggiungere il +5. Il cuore Treviso batte forte e arriva lo squillo del capitano, una bomba impossibile, letteralmente inventata, che riaccende una De’ Longhi esposta al rischio di spegnersi: Treviso raggiunge il pareggio, prima di chiudere il secondo tempo sul -4. E la De’ Longhi prosegue sulla stessa scia anche nella ripresa:Treviso è semiperfetta in difesa ed è Powell colui che maggiormente esemplifica l’applicazione della De’ Longhi nella propria metà campo, accettando i cambi difensivi e lavorando molto bene sui piccoli avversari. L’aggressività difensiva di Treviso viene considerata eccessiva dalla terna arbitrale e Ravenna raggiunge presto la situazione di bonus: un vantaggio che la squadra padrona di casa sfrutta nel migliore dei modi(26/31 ai liberi), rallentando una Treviso che pare perdere la bussola nel proseguo della terza frazione di gioco. La squadra di Pillastrini stenta a trovare soluzioni favorevoli in attacco, calando in fiducia in entrambe le metà campo: l’Acmar sfrutta l’atipicità di Raschi e colpisce senza pietà dalla lunetta, arrivando ad un +8 che potrebbe tagliare le gambe ad una De’ Longhi messa in difficoltà dalle condizioni fisiche imperfette. Eppure nuovamente la De’ Longhi torna a crederci, iniziando l’ultimo quarto ancora con aggressività: quando Treviso riesce a correre ed a sfruttare a dovere il gioco in post, Ravenna deve soffrire. Si arriva così ad un finale inevitabilmente combattuto, un mini supplementare da poco meno di 5 minuti, perché la situazione è di parità a quota 59: Treviso scivola ancora e il dubbio antisportivo fischiato a Rinaldi vale -6, tuttavia nuovamente la De’ Longhi torna lì a giocarsi la partita negli ultimi ultimissimi secondi: a 15 secondi dalla sirena Williams fallisce il sorpasso, Powell sbaglia il conseguente tapin e le speranze rimangono flebili. E dopo il libero di Singletary, Treviso non sa tirare in tempo utile, dando avvio alla festa di Ravenna. Alla fine vince l’Acmar. ma vincono anche i Fioi dea Sud e le 131 persone arrivate da Treviso: prima della gara si legge la commozione negli occhi di Paolo Vazzoler alla visione di tante gente e a partita conclusa è il pubblico di Ravenna a ringraziare il tifo biancoceleste con un applauso dell’intero PalaCosta. E quella signora romagnola che urla “è stato un onore” verso la curva bianco-celeste racconta la correttezza, la sportività e la fede di un pubblico sempre più innamorato della propria squadra. Mario De Zanet