• 08/12/2014
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La Voce di Romagna, 8 dicembre 2014: Acmar, l’hurrà dopo la rimonta

Alzi la mano uno solo di quei 70 Leoni Bizantini arrivati al Pala Pacchetti per sostenere i giallorossi che, alla fine del primo tempo, avrebbero scommesso un euro sulla vittoria dell’Acmar. Nessuno. Treviglio devastante per 10′, i primi, con una sola squadra in campo. Quella blu. Dall’altra parte, complice l’approccio disasrtoso alla gara c’erano segnali sconfortanti. Sia in attacco che in difesa Ravenna sembrava a pezzi. Invece, dall’inizio del secondo quarto in poi, Ravenna si produce in un forcing offensivo, limita le iniziative dei bergamaschi chiudendo bene le plance ed ecco che, pian piano, i leoni rosicchiano punti fino ad arrivare al -5 dell’intervallo lungo. Nel secondo tempo l’equilibrio è stagnante, la Remer non riesce più a scrollarsi di dosso gli avversari e finisce pure per perdere la partita. Potenza della determinazione e dell’orgoglio di una squadra e del suo indomabile condottiero. Ravenna ha inseguito per tutta la partita, è stata sotto, in pratica, per 39′ riuscendo a vincere sul più bello. Protagonista Emmanuel Holloway, autore di un grande ultimo quarto ma tutta la squadra si è espressa alla grande, non ha mai mollato neppure quando era sotto di 17. La disamina della partita parte dal primo quarto, da quando, cioè, Marino, Turel e Gaspardo prendono a pallonate l’avversario. Non c’è tecnica, non c’è tattica, non c’è niente, per 10′ non c’è nemmeno Ravenna, c’è il punteggio sul tabellone che ristagna sul 23-6. Brividi. Poi, però, Martino capisce che non è possibile continuare così e dà la scossa. Raschi comincia a carburare, Holloway sgomita sotto canestro, Tambone e Foiera mettono il turbo. I giallorossi risalgono la china, arrivano sul -5 all’intervallo lungo. Dopo il thè la partita entra in un vortice. Ravenna continnua ad inseguire ma vede il fanalino di coda degli avversari, non è più a distanza siderale, come avvenuto nel primo quarto. Pian piano, insomma, i leoni azzannano gli avversari. Il passivo si mantiene stabile, Treviglio non scappa, però, confuso da una difesa attenta dei romagnoli e dai tanti tiri sbagliati. Il 52-46 del 30′ diventa 67-59 nel finale di una partita che è tutto da raccontare. Due liberi di Singletary, prima, una tripla di Raschi, Ravenna finisce a -3 (67-64). Holloway pareggia con una tripla a 1’04” dalla fine. Si va di liberi. Gaspardo segna, Raschi spara la tripla del sorpasso a 32″ dalla fine (69-70). Marino va in lunetta (71-70) lasciando a Ravenna 27″ per il tiro. E qui succede l’incredibile perché Holloway segna il nuovo sorpasso giallorosso a 3″ dalla fine, in pratica allo scoccare dei 24″. Resta l’amen finale recitato da Marino con un tiro della disperazione da venti metri che finisce sul tabellone insieme alle speranze di vittoria di Treviglio. Finisce in gloria per Ravenna, tra sciarpe e bandiere giallorosse sotto il settore ospiti mentre per la Remer solo amarezza e fiele, tanto fiele, per una vittoria sfuggita in questo modo. Esultano i tifosi dei leoni, a loro sarà dedicata la vittoria. Antonio Bianchi


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