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Pos | Team | PTI | V | P |
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L’Acmar si affida a un detto antico e ne vuole sfatare un altro contro Omegna. Se il tradizionale “casa dolce casa” deve essere imprescindibile rispetto all’obietti-vo-salvezza dei gialloros-si, il “non c’è due senza tre” piacerebbe di più alla squadra guidata da Antimo Martino. Nella scorsa stagione, infatti, i piemontesi diedero un doppio dispiacere ai romagnoli, sconfiggendoli sia in trasferta che al PalaCosta. Ma oggi tra le mura amiche (ore 18, arbitri Bartoli di Trieste, Maffei di Preganziol e Dori di Mirano) l’Acmar vuole godersi un finale diverso. Effetto sesto uomo. Nelle prime quattro uscite interne sono arrivate altrettante vittorie molto convincenti, l’ultima delle quali due settimane contro Ferrara. Il tutto esaurito costante della struttura romagnola, il pubblico caloroso e colorato, sono stati sempre una molla in più per le sorti di capitan Amoni e compagni. E per loro oggi tutto questo dovrà essere confermato. Omegna bifronte. Dal canto suo Omegna, allenata dall’ex assistente allenatore di Siena, anche in Eurolega, Alessandro Magro, è decisamente bifronte: miglior attacco con 749 punti fatti ma anche penultima difesa con 730, migliore solamente, e con appena tre punti incassati in meno, del fanalino di coda Piacenza. Ravenna è invece diventata la miglior difesa del girone e questo a-spetto rende la sfida ancora più incerta. «Omegna è una squadra ben allenata -sottolinea il tecnico romagnolo Antimo Martino -che sta dimostrando di valere le prime posizioni della classifica dopo essere stata costruita con obiettivi ambiziosi in estate. La Paffoni può vantare un potenziale offensivo pazzesco, confermato dal primo posto nella classifica dei punti realizzati. Le statistiche di squadra portano al PalaCosta il miglior attacco contro la difesa meno battuta del torneo: credo che sarà questo l’aspetto chiave del confronto. Confido che la mia squadra possa giocare una buona partita difensiva e che da questo, insieme alla grande spinta del nostro pubblico, possa prendere quella carica in più che ci ha permesso di attaccare in maniera più disinvolta nelle precedenti partite casalinghe». La preghiera al totem. Nel quintetto di partenza o partendo dalla panchina Charlie Foiera è un elemento di fondamentale importanza, come leadership e tecnica, nello scacchiere giallorosso. «La Paffoni è uno dei top team di questa Lega, potendo vantare un roster da primi tre posti, composto da elementi di spicco per la categoria (Masciadri, Conger, Gurini) e da giovani di grande prospettiva (soprattutto Tavernelli e il lunghissimo Iannuzzi). E’ un ostacolo molto duro sul nostro cammino, che affrontiamo con la voglia di riscatto dopo la trasferta di sabato scorso a Ferentino. Veniamo da una partita dai due volti, nella quale abbiamo giocato bene per 20′, sbagliando però l’atteggiamento nel corso del secondo tempo. Per questo motivo cercheremo di essere ancora più intensi e continui nell’arco dei quaranta minuti, certi di poter contare anche sul-l’appoggio del pubblico del PalaCosta. Sarà una partita nella quale fare leva sulla nostra forza, ovvero sul gruppo». Agostino Galegati