La Voce di Romagna, 17 novembre 2014: Coach Martino: “Ottimo l’atteggiamento difensivo”

In un palazzetto pieno di tifosi urlanti l’entusiasmo per la propria squadra, è maturata la vittoria dell’Acmar che cogliendo la sesta vittoria contro solo due sconfitte nel derby contro Ferrara, mantiene il secondo posto in classifica dietro la fuggitiva Treviso. “A tratti si è visto un’ottima pallacanestro e un derby corretto in campo e sugli spalti – afferma Martino a fine partita- ed essere riusciti a portare a casa la vittoria è segno di grande forza e carattere da parte di tutti i ragazzi”. La soddisfazione è palese in tutto l’ambiente e il coach giallorosso prima di addentrarsi nei commenti tecnici ci tiene a esprimere un o-maggio particolare: “Voglio ringraziare tutto lo staff medico per essere riuscito a mettere in campo Eugenio (Rivali ndr) che con tutto il rispetto per chi lo ha sostituito nelle ultime uscite è un giocatore fondamentale per tutta la squadra”. Un gruppo nel quale, comunque, individua il motivo della vittoria: “Abbiamo vinto di squadra con lo spirito e il sacrificio di tutti ed essere al secondo posto in classifica dopo avere superato anche quest’ostacolo costituisce per noi un sogno che si avvera ma – ammonisce – non dobbiamo scordarci di vivere ogni partita di volta in volta e chiuso un capitolo, dobbiamo subito pensare a quello successivo”. L’Acmar in ogni modo anche in quest’occasione ha dimostrato tutto il suo valore perché, tabellini alla mano, mostra una formazione che trova sempre nel cilindro alternative con le quali riuscire a portare a casa la vittoria. Non a caso porta cinque elementi in doppia cifra con Rivali e Raschi a 8 e 7 punti. “Più dell’aspetto offensivo – precisa il coach – è stato sicuramente importante il nostro atteggiamento difensivo riuscendo a tenere a 74 punti una formazione di primissimo livello offensivo come Ferrara”. Proprio sotto Coach Antimo Martino quest’aspetto spende volentieri una sua considerazione su Holloway: “Pure essendo al mio primo anno come capo allenatore ho avuto modo di conoscere in carriera diversi americani ma un giocatore così predisposto a difendere come Emmanuel non l’ho mai visto e questa sua caratteristica mi soddisfa molto perché dà equilibrio alla squadra, anche se magari può creargli qualche problema in fase offensiva”. Maurizio Coreni