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Pos | Team | PTI | V | P |
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RAVENNA. Una quinta marcia innestata di grande potenza, tecnica ma anche fisica, per avvicinarsi alla sfida con un velo di amarcord di domenica contro il Chieti dell’ex Sollazzo. L’Acmar, orfana di Rivali che il sodalizio di via della Lirica spera di avere domenica, ha fatto valere il suo tonnellaggio contro i mezzi lunghi piacentini. La preghiera al Totem. Sedici punti in venti minuti giocati con 8/9 al tiro, quattro rimbalzi catturati e un fallo subito per un totale di venti di valutazione. Sono questi i numeri importantissimi del totem Francesco Foiera nell’economia di una partita dominata contro la Bakery e poi diventata più complicata. Dopo una fastidiosa influenza il lungo romagnolo sembra essere tornato in piena efficienza. «Purtroppo soffro spesso di questi disturbi e mi sto riprendendo solo adesso – spiega l’Highlander, come è stato soprannominato dal suo dg Giorgio Bottaro -Non è stata una partita semplice perché per una squadra corpulenta come la nostra è sempre difficile da una parte e dall’altra. Per loro magari è difficile marcarci per il nostro fisico, per noi è complesso seguire delle squadre avversarie che giocano anche con cinque e-sterni, efficaci nel tiro da tre. Però noi siamo stati bravissimi soprattutto in difesa, veramente tutti, sfruttando i cambi sui loro lunghi, peraltro non di ruolo (l’assenza di Infante per la frattura del gomito aveva tolto a Coppe-ta l’unico vero pivot, n-dr). L’assenza di Rivali non si è sentita grazie alla prestazione di Tambone che ha giocato veramente bene e Grassi che si è conquistato in allenamento minuti in campo e ha fatto vedere una gran bella personalità (sua una tripla e un appoggio volante in contropiede proprio quando Piacenza stava rimontando, ndr) e sarà sicuramente utile in tutto il campionato». Ora Chieti. «Sarà una trasferta lunga, su un campo non semplice dove il pubblico può essere un fattore – avverte Foiera – Gli abruzzesi avevano cominciato bene in campionato ma ora vengono da alcune sconfitte consecutive e ci troveremo così davanti una squadra arrabbiata. Noi dovremo andare là sereni. Non so se Rivali ci sarà e se ci sarà quanti minuti potrà giocare. Ma chi è dietro di lui ha già dimostrato di poterlo sostituire efficacemente. Però, ripeto, dovremo stare attenti per- ché il campionato è ancora lungo». Doppio podio mensile. E’ doppia la soddisfazione per la Piero Manetti al termine del mese di ottobre. Il suo allenatore, Antimo Martino, è sul podio degli allenatori con il suo ottimo bilancio di 4 vittorie e una sola sconfitta (al primo posto il tecnico di Treviso, romagnolo d’adozione, Stefano Pillastrini). Sul terzo gradino del podio per quanto riguarda i giocatori il regista giallorosso Eugenio Rivali. Agostino Galegati