Corriere di Romagna, 14 settembre 2014: L’Acmar ha sempre un cuore grande così
L’Acmar fa suo il “Memorial Leonelli-Manetti”, ma soprattutto convince nello spirito e nel gioco, specialmente se pensiamo che ha affrontato la finale senza Foiera e Amoni e con Raschi in campo solo 9′ a causa di una botta allo stomaco. A trascinare i giallorossi, davvero tonici per almeno 30′, apparentemente già ben amalgamati tra loro e in confidenza con l’impostazione di coach Antimo Martino, sono i due mori come già contro Forlì. Le cavalcate di Singletary sono incontenibili per tutto il primo tempo chiuso con 18 punti (di cui 14 in 9′ per il 25-13), 6 falli subiti e 4 recuperi, ma anche Holloway è un fattore con la sua intensità difensiva e penetrazioni che creano sempre problemi alla retroguardia trevigiana. Una coppia che promette tantissimo per i tifosi ravennati e che sino all’intervallo controlla il match ben coadiuvato dalla solita saggezza in regia di Rivali (9 assist). La squadra di Pillastrini si rende minacciosa solo quando Vedovato al 17′ firma il 31-34 e ha le proprie armi più affilate in Fabi e Fantinelli, poi suonata l’ultima sirena di un terzo periodo sempre in mano all’Acmar, la giovane ma tenace Delonghi approfitta del calo difensivo giallorosso e riapre la gara. Lo fa con Fantinelli e Rinaldi per il 60-63 già al 31’20” e arriva anche sul -2 poco dopo (65-67) con uno dei pochi acuti della guardia Williams. La reazione porta le firme di Cicognani e Holloway, ma il ritorno sul 65-72 del 34’20” non è ancora decisivo nonostante l’uscita per falli di Powell. Treviso si riaffaccia con Williams sul 74-76 a 2’24” dal gong illudendosi di mettere la freccia proprio in extremis però nel finale decidono una tripla di Tambone su rimbalzo offensivo di Rivali e il solito Singletary. (e.p.)