Il Resto del Carlino, 9 settembre 2014: “Holloway e Raschi saranno le nuove armi vincenti”
L’ACMAR è tornata al lavoro dopo la prima uscita stagionale di sabato scorso, che l’ha vista uscire sconfitta nell’amichevole con la Virtus Bologna. Il pesante passivo, preventivabile contro un quintetto di serie A, non ha scalfito il morale dei giallorossi e il lavoro duro prosegue in vista della nuova stagione.
Foiera, dall’alto della sua esperienza, come procede la preparazione per il campionato? «Stiamo lavorando tantissimo. Abbiamo carichi di lavoro notevoli tra atletica e tattica. Infatti, per riallacciarmi alla partita di sabato, secondo me i primi due quarti sono andati più che bene e siamo stati in partita. Poi è venuta fuori la loro maggiore fisicità, il fatto che sono una squadra di serie A e che hanno cominciato la preparazione una settimana prima di noi. Detto questo però, secondo me non ce li meritiamo 40 punti di distacco, anche se il tabellino dice questo».
Come trova il gruppo rispetto all’anno scorso? «L’anno scorso sono arrivato in un gruppo che aveva vinto tutto e che era già collaudato. Quest’anno la società ha cercato di confermare il più possibile quel gruppo affidandosi all’arma dell’affiatamento che ci ha aiutato in queste stagioni. Inoltre lo sforzo di confermare Mike Singletary, secondo me, potrà essere una delle chiavi di quest’anno».
I nuovi Raschi e Holloway come si stanno inserendo? «Naturalmente dal punto di vista dell’impianto di gioco dobbiamo ancora trovare il modo di inserirli e per questo ci vorrà un po’ di tempo. Dal punto di vista caratteriale, invece, sono due ragazzi straordinari. Io di americani ne ho visti tanti, ma uno con la disponibilità di Emmanuel non l’avevo mai conosciuto. E’ il primo ad arrivare all’allenamento e l’ultimo ad andare via e lavora come un matto. Inoltre la sua preparazione fisica è incredibile. Andrea come giocatore lo conosciamo tutti, ha una grande esperienza e un’etica del lavoro di prim’ordine. Come persone non si discutono».
Il prossimo fine settimana nel torneo di Cervia incontrerete squadre più vicine al vostro livello, Forlì, Treviso e Legnano. Cosa vi aspettate? «Treviso è senza dubbio una delle favorite in campionato, invece Legnano la conosco poco. Tuttavia i tornei e gli impegni amichevoli di questa fase ci interessano per rodarci e per conoscerci. L’approccio sarà positivo, come sempre, ma i risultati al momento lasciano il tempo che trovano. L’importante sarà farsi trovare pronti il 5 ottobre, per la prima giornata di campionato, e lavoriamo in funzione di questo».
Che stagione sarà? «Il livello del campionato si è alzato e i valori delle contendenti sono molto vicini. Non c’è una squadra nettamente inferiore alle altre, come poteva essere Bari l’anno scorso, e quelle che magari sulla carta sembrano meno attrezzate, penso a Chieti o Roseto, possono contare su un fattore campo importante. Penso che sarà difficile andare a vincere su qualunque campo».
Stefano Pece