• 30/08/2014
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Il Resto del Carlino, 30 agosto 2014: Portero punti, non numeri. Ecco Holloway l’imprenditore

La stagione 2014-15 vede per la prima volta due americani ai nastri di partenza tra le fila dell’Acmar Ravenna e la coppia formata da Mike Singletary ed Emmanuel Holloway sembra avere già trovato la giusta alchimia. Tanti sorrisi durante la presentazione svoltasi ieri mattina al Pala Costa e la promessa di una stagione da protagonisti.
“Sono certo che ci intenderemo – spiega Singletary -. L’anno scorso sono arrivato in corsa, quindi per integrarmi ci è voluto un po’. Ma quest’anno potremo svolgere tutta la preparazione insieme ed è un bel vantaggio perché permetterà a lui e a me di trovare la chimica giusta col resto del gruppo. Credo che avremo una buona stagione insieme”.
Come Singletary, anche Holloway sembra avere il carattere giusto per fare breccia nel cuore dei tifosi.
“Sono felice di essere qui – le sue prime parole -. Ho percepito la passione che si respira a Ravenna e questa è una cosa che non si insegna. La società mi ha mostrato dei video e ho visto quanto è caldo l’ambiente. Questo è stato un aspetto che mi ha convinto, unito al fatto che mi hanno fatto capire che per loro sono stato la prima scelta”.
Appassionato di biciclette, il nuovo arrivato è anche un imprenditore in patria e gestisce un’attività a Cartersville, in Georgia, la sua città.
“Un anno e mezzo fa – spiega – ho aperto una palestra. Ci occupiamo di fitness, ma anche del regime alimentare dei nostri clienti. La mia vita al di fuori del basket si svolge lì”.
Tornando alla pallacanestro, l’eredità lasciatagli da Sollazzo è di quelle pesanti. L’ex numero 43 giallorosso segnava oltre 20 punti a partita e faceva della propria esplosività la caratteristica principale. Fisicamente Holloway, nonostante 10 centimetri in meno (è alto 1,88), sembra più strutturato e potente rispetto all’ex giallorosso e chi lo ha visto all’opera dice di un atleta dalle doti straordinarie.
“Faccio dell’intensità la mia principale caratteristica – spiega lo stesso Holloway -. Posso giocare nell’uno contro uno e risolvere alcune situazioni, ma ritengo di avere anche una buona visione di gioco che mi permette di stare bene con i compagni. Non prometto numeri, ma farò i punti necessari per portare la mia squadra alla vittoria”.
Stefano Pece


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