La Voce di Romagna, 21 agosto 2014: Amoni carica l’Acmar
A MENO di sette giorni dall’inizio della preparazione, i giocatori dell’Acmar stanno arrivando a Ravenna per le visite mediche presso il centro Ravenna 33. Ieri in serata sono atterrati a Bologna gli americani Holloway e Singletary. In mattinata invece è stata la volta del capitano, Francesco Amoni, di sottoporsi alle visite di rito. Come le sembra la nuova Acmar? «Mi piace. Avere confermato Singletary è senza dubbio la notizia migliore. È un giocatore che potrebbe fare la differenza anche in Gold, dunque la farà sicuramente in Silver. C’è un giovane in più nel roster e un senior in meno. Siamo otto senior, mentre l’anno scorso eravamo nove. Diciamo che Bedetti e Broglia sono convogliati in Raschi». È stato detto che lei sia stato uno dei principali sponsor di Raschi. «Lo conosco da una vita, abbiamo anche giocato insieme due anni a Siena e lì abbiamo anche diviso l’appartamento. Secondo me è una garanzia. Conosce bene il campionato, è un bravissimo ragazzo, ha leadership e una grande visione di gioco». Martino invece raccoglie un’eredità pesante. «Come Allegri con Conte (ride). Ci ho già parlato e ho riconosciuto in lui la stessa disponibilità e solarità di Lupo. I due anni con Giordani sono indimenticabili e non sarà facile, ma la piazza e la squadra gli possono permettere di lavorare bene e noi lo aiuteremo. Non è detto che chiuso un ciclo non se ne possa aprire un altro». Come le sembra questa nuova Silver? «Il livello medio è alto. Ferrara su tutte ha preso dei giocatori molto forti, ma ci sono tante belle squadre. Omegna, Treviso, le matricole sono tutte squadre molto importanti. Ci metterei dentro anche Scafati, che non è squadra da sottovalutare. Insomma faticheranno anche le formazioni di Gold negli spareggi contro questa Silver». Ravenna non sarà più la sorpresa. Cosa vi aspettate? «L’anno scorso eravamo come il pesce che sta nascosto sotto la sabbia pronto a colpire di sorpresa. Quest’anno ci conoscono tutti e questo non sarà più possibile. Leggo nei forum che ci danno tra le prime otto, mentre prima della stagione scorsa ci mettevano tra le ultime tre, segno che ci siamo guadagnati grande considerazione e rispetto. Dovremo avere più killer instinct e vincere tutte le partite alla nostra portata. È vero che gli spazi per non retrocedere sono ampi, ma è anche vero che rilassarsi per questo motivo sarebbe un errore madornale. Bisogna mettere fieno in cascina da subito». Può essere l’anno di Cicognani? «L’anno scorso era partito bene, poi ha avuto una flessione importante, e ha chiuso con degli ottimi playoff. Speriamo che riparta da lì. Qui non c’è pressione e lui è un ragazzo serio che lavora tanto, quindi ho fiducia che possa fare una buona stagione». Dove si colloca quest’Acmar? «Il sogno è nelle prime quattro. La logica invece dice che lotteremo per rimanere nel gruppone tra il quinto e il tredicesimo posto. Arrivare nelle ultime tre invece sarebbe fallimentare e non voglio nemmeno pensarci».