Il Resto del Carlino, 9 luglio 2014: Il progetto Martino
TRA pochi giorni Antimo Martino prenderà in mano i comandi della nuova Acmar, una macchina ancora in via d’allestimento, ma completa per l’80%. Martino, è soddisfatto della squadra che avete costruito? «Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefìssati. Holloway era proprio il tipo di giocatore che volevamo io e Giorgio. Ha caratteristiche di ottimo tiratore da fuori, ma è in grado di attaccare anche il ferro. Inoltre può giocare qualche minuto da play perché sa portare la palla. Il fatto che un giocatore di questo tipo abbia sposato la nostra causa, unito alla grande impresa di tenere Singletary, ci rende molto soddisfatti». Quali pedine mancano ancora? «Dobbiamo sistemare la panchina. Ma per quello c’è tempo. Il decimo giocatore sarà sicuramente un under proveniente dal nostro settore giovanile, dunque mancano un cambio per il 4 e uno per gli esterni». Quale sarà il gioco della nuova Acmar? «Credo che la bravura di un allenatore sia nel capire le qualità dei giocatori e in base a quelle pensare il tipo di gioco da costruire. Quando avrò visto tutti i miei giocatori deciderò quale sistema di gioco adottare. Senza dubbio, un aspetto da conservare sarà quello della motivazione del gruppo e della voglia di non darsi mai per vinti, arma che ha permesso a questa squadra di fare bene negli anni passati». Parlando del campionato, a prima vista sembra più complicato di quello precedente. Tanti derby e piazze importanti come Treviso che tornano alla ribalta. «Treviso ha tradizione e il fatto che abbia preso un allenatore come Pillastrini significa che vuole pensare in grande. Le retrocesse sono squadre illustri che, al di la del budget, sono abituate a giocare a livelli alti. Poi ci sono le neopromosse che sono società organizzate e piene di entusiasmo. Inoltre va considerato, come diceva giustamente Bottaro qualche tempo fa, che Ravenna non sarà più la sorpresa, perché si è guadagnata notevole credibilità negli anni e sarà quindi presa molto sul serio dalle avversarie, cosa che non sarà certo un vantaggio per noi». Che ambizioni può avere quest’Acmar? «Dobbiamo partire con umiltà per fare più punti possibile in chiave salvezza, poi se ci sarà possibilità di alzare l’asticella lo faremo. Comunque per ora è ancora molto presto per parlare di traguardi da raggiungere, perché le altre squadre sono ancora in costruzione e c’è da considerare il discorso ripescaggi che può aggiungere altre agguerrite contendenti al panorama».