Il Resto del Carlino, 19 giugno 2014: Martino il motivatore: ecco il nuovo coach dell’Acmar
ANTIMO Martino è il nuovo allenatore dell’Acmar. Motivazione ed entusiasmo non gli mancano, unite a una faccia sorridente che ispira simpatia. Perché Ravenna? «Vengo da sette anni di serie A dove ho ricoperto il ruolo di assistente e so quanto è diverso da quello di primo allenatore, che è colui che intrattiene i rapporti con la stampa, la società e i tifosi. Per me era arrivato il momento di mettermi in gioco sotto questo aspetto e, parlando con Bottaro, ho capito che Ravenna era il posto giusto da cui iniziare». Ha parlato con Giordani? «Abbiamo parlato a lungo in questi giorni. Mi ha fatto capire quanto sia importante il gruppo in questa squadra ed è stato molto collaborativo. E’ importante partire con qualche elemento in più che ti può fornire chi in questo ambiente ha già lavorato. Lupo sicuramente ha trasferito tanto entusiasmo in questa piazza e io spero di poter fare altrettanto». Che impressione ha avuto della squadra? «Ho visionato diverse partite della stagione scorsa e mi è sembrato un gruppo solido. Lo si è visto soprattutto all’inizio della stagione, mentre tutte le altre si assestavano, l’Acmar era più avanti dal punto di vista del gioco, perché aveva costruito il suo assetto l’anno precedente. Su questo equilibrio ha inserito gli uomini giusti come Sollazzo e Foiera e ha fatto una grande annata». Su cosa si baserà invece il gioco di Antimo Martino? «La difesa è la base su cui costruire. Se si riesce ad essere solidi e aggressivi in difesa, anche in attacco diventa tutto più semplice. Stiamo appunto cercando giocatori che siano anche ottimi difensori». Giovani o esperti? «Lavoro in sintonia con la società quindi parlerei al plurale. Per fare ¦¦ Giordani mi ha fatto capire quanto è importante il gruppo in questa squadra ANTIMO MARTINO Allenatore Acmar Ravenna dei nomi è ancora presto. Stiamo cercando di capire come completare la squadra partendo dalle conferme del gruppo precedente. In questo senso, più che le caratteristiche tecniche, mi interessano elementi che si incastrino bene nel meccanismo e che abbiano voglia di lavorare. Ne ho visti tanti di giocatori pieni di talento che non avevano voglia di mettersi a disposizione del progetto. Io cerco soprattutto persone serie”. In quali ruoli state cercando gli americani? «Se Mike resta, l’altro dovrebbe essere una guardia con punti nelle mani, capace di costruirsi un tiro che divenga un punto di riferimento offensivo per la squadra». Conosceva già i giocatori? «A causa dei miei impegni, in questi anni non ho avuto molte possibilità di seguire la Silver. Tuttavia uno come Foiera si presenta da solo, come anche Amoni. Non conoscevo Rivali, ma ho sentito parlare di lui in tono lusinghiero da ogni parte d’Italia». Stefano Pece