Corriere di Romagna, 21 gennaio 2014: Broglia: “L’Acmar non era più abituata a queste sconfitte”
RAVENNA. Non c’è due senza tre in casa Acmar. Dopo i ko esterni di Recanati e Treviglio i ravennati erano chiamati a una prova d’orchestra, diventata senza il loro primo violino A-moni, fermo per un problema al ginocchio che gli impedisce gli spostamenti laterali, contro Mantova. Inseguimento senza gioia. E’ diventata una gara a inseguimento a squadre fin dai primi minuti e il doppio o triplo rientro da un distacco in doppia cifra non è bastato a ribaltare le sorti della gara a handicap. Il giovane Tambone ha prima piazzato la tripla del 71-71 per poi incartarsi nel possesso di quello che poteva essere il 73-73 a meno di l’dalla fine. Crisi? Come ha avuto modo di dire Giordani nell’immediato dopo-parti-ta le nove vittorie del girone d’andata sono state il frutto di altrettante grandi prestazioni corali che hanno in certi casi mascherato i divari di talento e di disponibilità economiche con le avversarie. Divario che si è visto in tre dimensioni (esterni tiratori da tre, Jefferson a presidiare i pitturati, profondità delle rotazioni). Gravi sono stati gli errori sotto i tabelloni di Cicognani dopo che si era liberato bene, un po’ troppo solista Sollazzo che ha cercato la soluzione personale, fermato dalla difesa avversaria che spesso raddoppiava su di lui in assenza di Amoni. Segnali d’allarme a cui le prestazioni di un super Rivali (20 punti e 30 di valutazione), di Broglia, convalescente al ginocchio, in campo 38 minuti, o del solido Foiera, non hanno fatto da suffi-ciente contraltare. Giordani non si è dimostrato molto ottimista sul mercato per via del budget da rispettare. Ma un tassello per completare il mosaico sarebbe utile, fermo restando il fatto che Ravenna è attualmente salva e ha ancora un +6 su Firenze (e 1-0 negli scontri diretti) e Reggio Calabria con cui ha la possibilità di pareggiare i conti tra le mura amiche. Broglia prova così a spiegare la sconfitta. «C’è tanto amaro in bocca, fa male perché non volevamo perdere la terza di fila, cosa a cui non e-ravamo abituati in questi ultimi anni. L’assenza di Amoni si è fatta sentire per la sua capacità di aprire gli spazi e di tirare da tre con efficacia, ma noi dovevano fare qualcosa di più. Abbiamo rincorso Mantova per tutta la partita, senza mai riuscire a mettere il naso avanti e se succede questo fai ancora più fatica nelle volate. Sapevamo che Mantova si basa sulle iniziative di Losi e Nardi ed è bravissima da tre punti. In quelle situazioni dovevamo essere più attenti difensivamente. Ora diventa importantissima la partita di Lucca». Pullman. I Leoni Bizantini organiz- zano il pullman per Lucca: la quota è di 20 euro al raggiungimento di 30 i-scritti, a scalare in caso di maggiori adesioni. Informazioni leonibizanti-ni@gmail.com o Alice 347-0767029.