• 04/01/2014
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Il Resto del Carlino, 3 gennaio 2013: Acmar bella e vincente: “E’ il gioco la nostra forza”

CHIUSO il 2013 con un successo, l’Acmar Ravenna si prepara ad affrontare il nuovo anno con lo stesso piglio agonistico. Intanto Lanfranco Giordani si guarda indietro e traccia il suo personale bilancio dell’anno appena concluso. «È stato un anno strepitoso, ricco di soddisfazioni che non so quanto siano ripetibili in una carriera sportiva. Non mi sento ancora sazio». La scelta di confermare il blocco che ha vinto la Dnb è passata dall’essere vista con sospetto a essere indicata come mossa vincente. «A livello tecnico e fisico l’anno scorso eravamo superiori a tutti. Ma abbiamo vinto attraverso il gioco. Ed è la filosofia che abbiamo adottato anche quest’anno. Abbiamo creato un sistema di pallacanestro in grado di eliminare tutti gli eventuali gap fisici o di talento che possono esistere tra noi e altri». ALLENATORE Lanfranco Giordani, coach dell’Acmar Quali sono le basi di questo sistema? «Sono tre i pilastri fondamentali e la chiave è avere gli uomini giusti nei posti giusti. Nel nostro gioco la difesa è essenziale e in quel reparto abbiamo Bedetti, un giocatore dall’intensità difensiva impressionante. Inoltre vogliamo avere sempre in mano nostra il controllo della gara, e chi meglio di Rivali sa leggere e in- dirizzare una partita? Infine il tiro. La mia visione del basket prevede un lungo che raccolga i rimbalzi e abbia la mano educata per il tiro. E Amoni è l’identikit perfetto di questo giocatore. Intorno a questo blocco si muove un organico nel quale ognuno sa fare il suo lavoro». C’è qualche scommessa ancora da vincere? «Aspettiamo Cicognani. At- leticamente non c’è un giocatore della sua età dotato quanto lui. Deve crescere sotto altri aspetti. E la scelta di Foiera è stata ponderata proprio in quest’ottica». Con la vittoria da parte di Agrigento in casa di Matera è sfumata la possibilità di partecipare alle finali di Coppa Italia. Ci avevate fatto un pensiero? «Sportivamente bisogna dire brava ad Agrigento. Per quanto ci riguarda, mentirei se dicessi che non ci avevamo fatto un pensiero. Ma pesano certamente di più i due punti salvezza che vogliamo trovare a Recanati». Dove può arrivare quest’ Acmar? «Se continuiamo a giocare così, ci divertiremo ancora tanto. Adesso conosciamo tutte le avversarie e oggettivamente le abbiamo prese solo da Ferrara. Se manteniamo questa espressione di pallacanestro, non ci fa paura nessuno. Prima di tutto però, arriviamo a 26 punti, poi penseremo al resto». Stefano Pece


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