• 30/08/2013
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La Voce di Romagna, 30 agosto 2013: Acmar già in palla. Per l’incompleta Aget è una resa pesante

Primo scrimmage al palasport di Cervia per la nuova Acmar versione Legadue Silver contro l’Aget. E la squadra di Giordani, capace di ingabbiare gli avversari facendoli respirare a fatica, con un gioco fluido in attacco e aggressivo in difesa, strappa un incoraggiante e largo successo, mentre Imola, priva dei due americani (Niles arriverà solo lunedì prossimo), di Gorrieri per un’infiammazione al tendine d’Achille, e con il play Passera in convalescenza per un problema alla mano, non nasconde le sue difficoltà.

La cronaca. Gli ospiti si portano subito in vantaggio sfruttando l’ottima vena del duo Dordei – Poletti, ma c’è il rientro graduale di Ravenna che al 5′ di gioco si porta sul 12-13 con la prima bomba stagionale di Amoni. Poi debutta con la maglia ravennate il nuovo americano dell’Acmar Adam Sollazzo. Entra in campo anche Mancin, lungo in prova a Imola, che subito sbaglia due tiri liberi e Amoni ne approfitta per insaccare quattro punti di fila a riportare il risultato sulla parità, spaiata all’ultimo secondo da un contropiede di Sollazzo. L’equilibrio del primo quarto si spezza nella seconda frazione, che vede dilatare il vantaggio ravennate sul 29-22 dopo soli 3′. Poletti tiene in partita i suoi ma l’Acmar, grazie agli 8 punti di Sollazzo e i 6 di Rivali allunga fino al +17, poi ridotto al +15 dalla conclusione di Turel. In questa frazione trovano spazio anche Tambone e il giovane Locci, mentre in casa Aget c’è il debutto del nuovo arrivato Young (un solo allenamento finora con la squadra). Il terzo quarto vede la reazione di Imola che si appoggia sulla buona mano di Dordei (14 punti per lui in questa frazione) e su due bombe di Young per portarsi a -8 (67-59). Nell’ultimo quarto si scatena Bedetti, con cinque contropiedi dei suoi a rilanciare la sua squadra, dove si mostra ancora Locci, che recupera palla e va a schiacciare in contropiede, che chiude con un divario di 24 punti, che fa certamente bene al morale.

Maurizio Coreni


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