• 20/08/2013
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La Voce di Romagna, 20 agosto 2013: Al via un nuovo capitolo della storia dell’Acmar

Facce sorridenti e abbronzate, buon umore e tanta voglia di scrivere un’altra pagina di storia: sono questi gli ingredienti che hanno caratterizzato il raduno dell’Acmar Ravenna, ritrovatasi presso il Campo Scuola Marfoglia per la prima seduta di atletica agli ordini del preparatore atletico Ercolessi, bissata nel pomeriggio dal primo allenamento col pallone al climatizzato palazzetto dello sport di Cervia.

Grande curiosità per i tre volti nuovi, il “vecchio” e il “bambino”, Francesco Foiera e Matteo Tambone e soprattutto per il ragazzo di Tampa Bay, Adam Sollazzo, classe 1990 e primo straniero della storia del basket ravennate. Guardia di 198 cm, inevitabilmente passerà dalle sue mani, oltre ovviamente a quelle del nucleo che ha centrato la promozione, il destino dell’Acmar, alle prese con un campionato che – come ha definito Giordani – è “di una categoria e mezzo sopra”.

“Lo scorso anno – analizza il coach giallorosso – abbiamo vinto l’86% delle partite disputate (45 su 52), conquistando tutto quello che si poteva conquistare. Quest’anno la musica sarà diversa, approcciamo la stagione con grande umiltà, avendo mantenuto la spina dorsale dello scorso anno e avendo inserito tre giocatori che speriamo possano dare un contributo importante. Ci aspetta un campionato difficile con squadre che hanno roster molto competitivi, 5-6 sono esagerate; noi venderemo cara la pelle, ce la giocheremo puntando sul nostro entusiasmo ed orgoglio, abbiamo voglia di fare bene.

Parlando dei nuovi, Giordani non ha dubbi. “Foiera sarà determinante perché con la sua esperienza ed il suo mestiere può infondere tranquillità ad alcuni ragazzi che non hanno mai vissuto questa situazione; su Tambone punto molto perché è un grande talento e sono convinto che verrà fuori. Adam dovrà essere il nostro centravanti, ha caratteristiche importanti, lo scopriremo sul campo ma tutti ce ne hanno parlato benissimo”.

“Abbiamo fatto – continua l’allenatore ravennate – due scelte controtendenza: abbiamo costruito una squadra estremamente fisica, con Broglia e Sollazzo che sono due esterni di 1.98 che sommati ai quattro lunghi tutti oltre i due metri fanno si che abbiamo sei giocatori vicino ai due metri, e abbiamo affidato la regia ad un playmaker italiano mentre la tendenza ora è di andare con squadre piccole e playmaker americani. La scommessa sarà l’utilizzo di Broglia con più minuti da esterno mentre spero che anche i baby Ricci e Locci siano in grado di ritagliarsi qualche minuto; per certo abbiamo una squadra molto poliedrica e versatile, che mi rende estremamente felice”.

La parola è poi passata al direttore generale Bottaro. “Anche l’arrivo di Foiera è merito del presidente Vianello: voglio fare un plauso a Francesco che, con un gesto di grande spessore, si è ridotto di molto l’ingaggio per poter sposare il nostro progetto. Si tratta di un giocatore importante, che sarà pronto subito alla prima giornata visto anche la squalifica di Amoni. C’è grande entusiasmo, il primo pensiero che ho detto anche ai ragazzi è stato che, se oggi eravamo qui a parlare di serie A, è perché lo dovevamo a quelli che hanno partecipato lo scorso anno, Cernivani e Penserini su tutti ma anche ai giovani che ci hanno aiutato durante tutto l’anno e che quest’anno sono “in giro per il mondo a fare esperienza”. Un altro scopo che ci poniamo quest’anno è quello di restituire alla città opere socialmente utili, facendo si che i nostri ragazzi svolgano servizi alla comunità, come servire costantemente alle mense dei poveri, aiutare gli anziani a fare la spesa o i bimbi ad attraversare sulle strisce fuori dalla scuola”.

Riccardo Sabadini


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