Il Resto del Carlino, 21 luglio 2013: Acmar, oh Yes! Coach Giordani, che… Sollazzo! Ecco il primo americano
Ravenna
RENDEZ-VOUS con la storia? Servito. Ancor prima di aver segnato il suo primo canestro giallorosso ecco allora che Adam Michael Sollazzo entra di diritto nella storia del basket ravennate, essendo il primo giocatore straniero sbarcato da quell’estate del ’36 quando tal Giovanni Danesi (come recitano le cronache), portandolo da Napoli, fece rimbalzare in città il primo pallone da ‘pallacesto’, come allora veniva chiamato il basket. Anche l’Acmar Ravenna ha dunque il proprio americano. La guardia statunitense, originaria di Tampa Bay, Florida, dove è nato il 24 aprile del 1990, ma di origini italiane, ha firmato ieri pomeriggio il contratto che lo legherà al sodalizio del presidente Vianello per la stagione 2013-14 di Legadue silver. Altro 198 centimetri, guardia in grado di giocare anche da playmaker, Sollazzo è al secondo anno in Europa dopo una stagione disputata nella ProA tedesca (secondo campionato per importanza dopo la Bundesliga), con la maglia del Lipsia. Nel curriculum del neo giallorosso spiccano ‘numeri’ interessanti. Sollazzo ha giocato per quattro anni negli East Tennessee State Buccaners, college che milita in Ncaa Division 1 e che nelle stagioni 2008-09 e 2009-10 ha raggiunto il primo turno al torneo riservato alle migliori 64 università Usa. Nell’annata 2010-11 Sollazzo ha fatto registrare cifre in crescita, con 9,2 punti realizzati in 28’ di utilizzo medio, per poi migliorare ulteriormente nell’ultima stagione al college, quando ha totalizzato 15 punti in 35’ di media, tirando con il 43 per cento da 2, il 29 per cento da 3 e il 66 per cento ai liberi, con 5,5 rimbalzi e 4,4 assist a partita. Al termine della stagione Sollazzo è stato nominato nel primo quintetto della A-Sun Conference e premiato quale migliore ‘studente atleta’ dell’anno dell’ateneo di East Tennessee State. Uscito dall’università, e dopo un breve passaggio al Timisoara, in Romania, a novembre 2012 ha firmato per Lipsia, dove, in 14 partite, a 33’ di media, ha realizzato 19 punti con il 46 per cento da 2 punti, il 34 per cento da 3, l’80 per cento ai liberi, con 7 rimbalzi e 4 assist.
LE PRIME parole di Adam Sollazzo? «Sono entusiasta dell’idea di potermi misurare in un torneo di buon nome e che può aprirmi buone prospettive di carriera. L’Italia, paese di origine dei miei nonni nati in provincia di Potenza, occupa da sempre un posto particolare nel mio cuore. Che tipo di giocatore sono? Posso giocare guardia o play, o anche ala piccola all’occorrenza. Mi piace attaccare l’area per me o per creare un vantaggio per un compagno, giocare con intensità e cercare di segnare punti o subire falli e guadagnare tiri liberi».
CON le conferme di Amoni, Rivali, Bedetti, Locci, Ricci; con quelle imminenti di Cicognani e Broglia; con gli acquisti di Tambone e Sollazzi, l’Acmar è praticamente fatta. Manca un lungo, che potrebbe essere il secondo americano, ma anche un italiano o un europeo.
Roberto Romin