• 29/06/2013
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Il Resto del Carlino, 29 giugno 2013: Legadue a rischio: “Serve un aiuto concreto”

“Mi sono dimesso da presidente del Basket Ravenna”. Ha esordito così Roberto Vianello nell’incontro che si è tenuto ieri nella sede giallorossa di via della Lirica 21.

“E’ stata una decisione difficile – ha proseguito – presa per coerenza e affetto verso i tifosi. Tutto quello che abbiamo fatto fino a qui è meraviglioso e ho ricevuto tantissimi complimenti, ma più di così, da soli, veramente non possiamo fare. Proprio per il rispetto che nutro verso i nostri tifosi, non sono intenzionato a fare un campionato per arrivare ultimo, ma vorrei costruire una squadra che possa continuare a divertire il pubblico come ha fatto finora”.

Il messaggio che il dimissionario numero uno giallorosso ha voluto lanciare, è che il Basket Ravenna ha bisogno di aiuto. La nuova stagione, che vedrà il gruppo impegnato per la prima volta in Legadue, comporta costi molto elevati e Roberto Vianello non ha fatto mistero della difficoltà di affrontare un onere così grande senza una copertura adeguata.

“La nostra società – ha affermato – è un gioiello che tutti ci invidiano. L’organizzazione tecnica, amministrativa, sanitaria, sono già da categoria superiore e in questo nuovo scenario sul quale andiamo ad affacciarci, potremmo fare grandi cose. Ciò che manca è la copertura economica”.

A pochi giorni dalla scadenza della prima rata per l’iscrizione al nuovo campionato (circa 18mila euro da pagare entro il 9 luglio), il nodo della questione resta legato agli sponsor.

“Gli investitori cosiddetti minori hanno rinnovato il proprio appoggio – ha spiegato -, come del resto ha fatto Acmar. Ma avremmo bisogno di uno sponsor altrettanto grande per poter continuare il lavoro fatto quest’anno. Per fare un buon campionato di Legadue i costi si aggirano attorno ai 900mila euro. Ad oggi siamo arrivati a circa la metà”.

Il modello Acmar, che tanto ha appassionato la città di Ravenna in questa stagione, corre quindi il rischio di incepparsi sul più bello.

“Adesso sono un po’ amareggiato – ha poi proseguito Vianello -, ma se entro il 9 luglio riceverò la garanzia economica di cui abbiamo bisogno, o almeno una parte, sono disposto a tornare subito in sella e rimettermi al lavoro con più energia di prima. Ma qualcosa deve muoversi in breve tempo”.

Questa settimana i vertici giallorossi hanno mostrato, in un incontro in Confindustria con gli imprenditori locali, i numeri del Basket Ravenna, ricevendo molti consensi. Consensi che ci si augura possano tradursi in aiuti concreti.

“Il Basket Ravenna non è un patrimonio mio personale – la chiosa di Vianello -, ma è un’istituzione profondamente radicata nel tessuto sociale di questa città, quindi è alla città che ci rivolgiamo. Non so quante società possano vantare un settore giovanile di 400 ragazzi. E’ un numero notevole, e potrebbe aumentare ulteriormente sull’onda di una prima squadra di successo”.

La sensazione, comunque, è che con uno sforzo per arrivare almeno a 600mila euro, Ravenna possa già intraprendere un discorso di un certo tipo, viste le difficoltà in cui versano tantissime società in tutta Italia. Ma saranno le prossime due settimane, quelle cruciali per conoscere il futuro del basket a Ravenna.

Stefano Pece

 


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