Corriere di Romagna, 29 giugno 2013: Acmar, si dimette il patron Vianello
RAVENNA. Un fulmine nel cielo apparentemente sereno dell’Acmar, cielo che si era tinto d’argento dopo la promozione in LegaDue Silver ottenuta meno di tre settimane fa. Il patron, Roberto Vianello, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla guida del Basket Ravenna. Una decisione non pronosticabile ma che vuole essere un segnale importante a tutta la città nel momento storico del primo campionato da disputare con gli stranieri, le cui partite avranno la vetrina della diretta televisiva.
Coerenza e delusione. Sono questi i due punti principali su cui Vianello ha poggiato le motivazioni della sua decisione. “Mi sono dimesso – spiega – per coerenza con quello che ripeto da mesi e anche per affetto e rispetto dei tifosi che ci hanno seguito con incredibile calore in questa splendida stagione. Abbiamo creato un gioiello fatto anche di 400 ragazzi del settore giovanile, con un’organizzazione e una struttura che ci invidiano in tantissimi, ma questo gioiello non è proprietà esclusiva della famiglia Vianello ma di tutta la città. In tanti anni (era metà stagione 2005-06 quando Vianello subentrò al suo predecessore, Antonio Tassini, ndr) ho investito moltissimo denaro di tasca mia in questo ambiente, anche per un sentimento di gratitudine nei confronti della città di Ravenna (lui, veneziano di origine, era vicepresidente nella cavalcata di tre promozioni in quattro anni dalla C2 in B1, ndr). Ora non sono più disposto a espormi solo in prima persona, mettendo a rischio il mio lavoro di 38 anni in campo assicurativo”.
Il futuro prossimo. Vianello entra nel merito della questione economica. “Ho inoltre sempre detto che non sono disposto a fare una LegaDue con la prospettiva di perdere tutte le partite e retrocedere o di dover rinunciare a metà campionato ma voglio continuare a divertirmi e divertire. Il budget necessario è di circa 900 mila euro, attualmente siamo a circa la metà. Non è poco ma non è sufficiente. Acmar e i miei sponsor personali hanno aumentato il proprio impegno ma non basta. Ho ricevuto tanti attestati di stima, complimenti, ma purtroppo nulla di tangibile nonostante anche l’impegno dell’amministrazione pubblica. La prima scadenza è il 9 luglio, termine delle iscrizioni in categoria che da sola costa quasi 20 mila euro. Non mi aspetto di avere tutti i restanti 450 mila euro circa entro dieci giorni ma almeno di fare qualche passo avanti per avere una base più sicura. Sarei molto deluso se non dovesse muoversi nulla e non avrebbe molto senso ripartire dalle categorie inferiori. In caso positivo ovviamente tornerei sui miei passi”.