La Voce di Romagna, 28 giugno 2013: Acmar, il play Rivali tra successi, vacanze e…futuro
In attesa di novità importanti che probabilmente arriveranno dalla conferenza stampa indetta dal presidentissimo Roberto Vianello per oggi alle 12, il direttore d’orchestra Eugenio Rivali, certo della permanenza in giallorosso anche per la stagione 2013-2014, si gode il meritato riposo sulle spiagge della sua Pesaro. Lui, Bedetti e Amoni saranno la spina dorsale della squadra che sta nascendo anche se, a dire il vero, per ora gli sforzi della dirigenza giallorossa sono orientati alla ricerca di quel main sponsor che affianchi Acmar per garantire la tranquillità economica.
Dopo aver staccato la spina per qualche giorno, il piccolo playmaker pesarese sta già ricominciando ad allenarsi in vista dello storico debutto in Legadue Silver. “Mi sono riposato – racconta Eugenio – sono stato al mare e mi sono occupato della casa in cui andrò a vivere con la mia fidanzata verso la fine dell’estate. Proprio ieri sono andato a fare i primi tiri della stagione al campetto, mentre questa mattina mi sono iscritto in palestra, per essere pronto per l’inizio della prossima stagione”.
Inevitabile ripercorrere con l’MVP del campionato i momenti più belli e più brutti di una stagione che resterà nella memoria e nella storia del basket ravennate. “Il momento più duro della stagione? I giorni seguenti la sconfitta in gara 1 di finale – ricorda Rivali – sono stati molto complicati, perché per un attimo abbiamo fatto i conti con la paura di non vincere un campionato che sapevamo di avere meritato da settembre a giugno. Viceversa, la gioia dopo gara 2, la festa in spogliatoio, l’abbraccio con i tifosi che erano venuti a sostenerci al PalaAffrico e il viaggio di ritorno da Firenze sono indimenticabili. Senza nulla togliere a gara 3 e a una promozione conquistata in casa, penso che le sensazioni provate dopo essere stati a mezzo centimetro dal baratro siano impagabili. Un altro ricordo meraviglioso è quello del weekend di Cecina, da cui siamo tornati con la Coppa Italia in mano, primo trionfo dopo mesi davvero intensi”.
Di tutte le manifestazioni d’affetto ricevuto, Rivali ci tiene poi a sottolinearne alcune in particolare. “Ho provato le sensazioni più profonde – conclude il playmaker dell’Acmar – parlando con i ragazzi del minibasket e con i loro genitori, perché i complimenti da chi non gioca a pallacanestro e non è all’interno di questo ambiente sono quelli meno scontati. Quando un padre si complimenta con me e racconta che il proprio figlio ha iniziato a giocare a basket guardando la nostra squadra, o quando un bambino confessa di avere scelto me o un mio compagno quale idolo, si resta letteralmente senza parole”.
Riccardo Sabadini