• 11/06/2013
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Il Resto del Carlino, 11 giugno 2013: Il commento – Un pubblico desideroso d’infiammarsi

 

Una promozione, un trionfo atteso da tanti, troppi anni. Unico il comune denominatore, ovvero il patron Vianello che negli altri due storici precedenti era il “braccio destro” di Piero Manetti. Nel 1990 esaltante rimase l’impresa di vincere i playoff affondando in finale il San Lazzaro per approdare in B1; quattro stagioni più tardi, anche se targati Cervia, per ripicca e per necessità – arrivare secondi dietro Gorizia equivalse a staccare il biglietto per la A2, che nel giro di 48 ore fu girato a Modena. Allora a dirigere le operazioni era coach Pillastrini, domenica pomeriggio al PalaCosta mischiato in mezzo alla folla festante, a godersi quest’altro momento magico, lui che 24 ore prima aveva portato Torino alla Legadue Gold.
Questo successo vale tantissimo per Ravenna e per il suo movimento sportivo perché dimostra che il gruppo (inteso come società, staff tecnico e organico) è sano e compatto. Mai un tentennamento nemmeno dopo lo scivolone di Cento e la “mazzata” della sconfitta di gara-1 con Firenze. Le scelte estive hanno fatto centro, trascinandosi un pubblico ed un ambiente che non aspettava altro. Trovare cioè chi potesse infiammarli. E così è stato. Ed ora arriva il bello (leggasi il difficile) perché Ravenna cestistica – e non solo – merita il palcoscenico su cui è trionfalmente salita.


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