Corriere di Romagna, 11 giugno 2013: Acmar, orgoglio e programmazione
AVENNA. Acmar, emozioni e valutazioni. Il giorno dopo la grandissima finale per la promozione in LegaDue Silver, è tempo di bilanci e di cominciare a pensare al futuro. Un futuro che si preannuncia con tante certezze ma anche tanti conti da fare per poter disputare, per la prima volta a Ravenna al maschile, la serie A.
La soddisfazione societaria. La lunga cavalcata, fatta di ben 41 gare ufficiali, ha portato la doppietta Coppa (a marzo a Cecina contro Castellanza) e campionato, coronato dal successo alla bella al Pala Costa contro un Affrico Firenze che si rivelata valentissima concorrente. “Sono sommerso dai messaggi di congratulazioni – premette il presidente Roberto Vianello -. Quando abbiamo cominciato, l’estate scorsa, non ci saremmo mai aspettati di vincere subito anche se ovviamente c’era la speranza di fare bene. Ho sempre detto che tutte le scelte si sono dunque rivelate vincenti, a partire da quella che ha riguardato Giorgio Bottaro che ho sempre definito il “cervello” del mio organigramma societario, a quella del tecnico Lanfranco Giordani e dei giocatori anche per le loro qualità umane oltre che tecniche. Poi partita dopo partita abbiamo cominciato a vincere tanto, siamo arrivati a venti vittorie di fila e ho anche perso delle scommesse al riguardo che ho pagato con piacere. Il nostro pubblico è aumentato e un mio ringraziamento particolare va certamente ai “Leoni Bizantini” che hanno creato e organizzato un gruppo veramente ricco di calore e di colore. In Coppa ci siamo presentati con fiducia ma non avevamo certo i favori del pronostico rispetto ad altre squadre (in primis Corato, eliminata in semifinale, ndr). Poi, come si dice, l’appetito vien mangiando e siamo arrivati a questa promozione. Oltre ai nostri tifosi un pensiero va certamente a Piero Manetti e Giorgio Morigi che non sono più con noi ma sono convinto che abbiano visto la partita da lassù, abbiano tifato per noi e gioito con noi”.
Il futuro. Ma, come normalmente si dice, ora arriva il bello della categoria superiore ma anche il rovescio della medaglia, quello di farsi trovare pronti a ogni livello. “Abbiamo creato un bellissimo gioiello – prosegue il primo tifoso giallorosso – che non è di proprietà esclusiva della famiglia Vianello ma di tutta la città e la città lo deve conservare. Ho sempre detto che la LegaDue, come la voglio fare, da solo non sono in grado di farla. Quindi se dobbiamo farla per poi perdere tutte le partite e retrocedere non la voglio fare. Per questo motivo sono convinto che qualcosa si muoverà sia a livello di amministrazione che di imprenditoria locale. Il problema è infatti squisitamente di ordine economico, i costi della LegaDue sono ovviamente più alti della DnB. Il punto di vista strutturale come società, staff medico e tecnico e anche come giocatori, è invece di alta qualità e in tanti ce lo invidiano tanto che abbiamo ricevuto moltissime offerte di giocatori che vogliono venire a giocare a Ravenna”. Una rosa che, come ha avuto modo di dire il dg Giorgio Bottaro, è giovane e futuribile con lo scopo di continuare con il motto che capeggia al Costa “Innanzitutto divertiamoci” e nel 2013 il divertimento è stato decisamente di alta qualità.