• 10/06/2013
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Corriere di Romagna, 10 giugno 2013: Bottaro: “Questa è un’impresa epica”

L’evento parte già alle 17 con la riproposizione, sul maxischermo all’interno dell’ippodromo di fianco al Pala Costa, della fantastica rimonta in garadue a Firenze che ha pareggiato i conti della serie. Da lì a pochi minuti l’impianto comincia a riempirsi con le tribune piene già alle 18 mentre l’Affrico si riscalda. Mezzora dopo è il momento dell’ingresso in campo dell’Acmar, accompagnata dalle ormai tradizionali note di “Thunderstruck” degli Ac/Dc e dalla standing ovation del proprio pubblico. Da quel momento sarà un costante sventolio di bandiere giallorosse, di bastoni “clap clap”,  ovviamente degli stessi colori, ritmicamente suonati da tifosi di ogni età, molti di loro truccati e parruccati. Il clou del prepartita dei sostenitori ravennati è lo srotolamento del superbandierone dei tempi del Messaggero di Kiraly e Timmons che occupa tutta la tribuna principale e la nuova ovazione al momento della presentazione dei singoli protagonisti in campo. Ai piccoli timori del primo quarto hanno fatto seguito le proteste per l’espulsione di Amoni ma soprattutto la sempre crescente gioia per una vittoria a lungo aspettata e arrivata dopo ben 39 partite tra stagione regolare e play-off fino all’invasione di campo e il “Romagna Mia” che si alza alto nel Pala Costa e il tradizionale taglio della retina del canestro da parte del “Genio” Rivali e i tifosi che spogliano i propri beniamini. “Nel nostro piccolo – sottolinea il dg Giorgio Bottaro – è un’impresa epica. Siamo passati attraverso la vittoria in casa loro dopo aver perso da noi. Questa promozione va suddivisa tra tutto il gruppo che ha lavorato dal sei agosto: tecnici, giocatori, staff medico e anche il nostro splendido pubblico che è stato cementato partita dopo partita, anche proveniente da altre discipline, formato da giovani, da famiglie che hanno sposato la nostra causa e che a Firenze ci ha supportato in maniera importante. La stagione è diventata una favola incredibile e impensabile fino a pochi mesi fa ma da qui comincia il futuro. Nel cuore ho un grandissimo “grazie” a tutti, a partire da Vianello, Lupo, i giocatori e il pubblico”. Il direttore generale guarda già oltre. “Abbiamo costruito il gruppo di giocatori all’inizio della stagione sia nel caso fossimo andati che in caso contrario perché lo consideriamo futuribile. Ora pensiamo che possa essere l’ossatura della rosa che affronterà la prossima stagione per la quale faremo tutte le valutazioni a bocce ferme e spero di poter continuare con il maggior numero di loro. Giordani? Non si tocca”.


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