• 08/06/2013
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Il Resto del Carlino, 8 giugno 2013: “In città è scoppiata l’Acmar mania”

In città impazza l’Acmar mania. Dopo la stupenda vittoria di Firenze nella gara 2 di finali ieri è scattata la caccia al biglietto per la sfida decisiva in programma domani alle 19.00 al PalaCosta. In pochi minuti tutti i tagliandi sono stati venduti e la società ha deciso di allestire anche stavolta un maxischermo all’esterno del palasport per quei tifosi che non sono riusciti ad acquistare il biglietto.

Tornando all’impresa di giovedì sera, è stata, da parte degli uomini di Lanfranco Giordani una prova di grande volontà, saldezza mentale e cuore immenso. Volontà, perchè dopo i primi due quarti, forse solo i giocatori credevano ancora alla vittoria ravennate. L’Affrico, infatti, per due quarti ha proseguito sulla falsariga di gara-1: grande scioltezza nella manovra e precisione incredibile al tiro. Paparella, Fattori e compagni hanno segnato, nei primi due quarti, 47 dei 70 punti totali, vale a dire quasi il 70% del proprio “fatturato”. Ma, sottolinea “Lupo” Giordani, “non potevano continuare su quei livelli. L’ho detto ai ragazzi, bisognava mantenere alta la pressione sui loro tiratori, perchè ero sicuro che non avrebbero potuto continuare a quei livelli, altrimenti sarebbero stati giocatori di categoria superiore”.
Così, a partire dal terzo quarto, è emersa la saldezza mentale dei giallorossi. Sebbene alcune azioni di gioco evidenziato dal nervosismo, gli uomini dell’Acmar non hanno mai perso la testa, lasciando i toscani a bocca asciutta per oltre 6′. “La forza dei miei ragazzi è proprio questa – spiega il coach – non si perdono mai d’animo, anche quando le cose vanno male. Li ammiro molto per questo, perchè sanno affrontare le difficoltà con una naturalezza incredibile”. Poi il cuore. Per primo quello di Eugenio Rivali. In campo per 40 minuti, il play giallorosso ha tenuto a galla la squadra nei momenti peggiori e, nella seconda parte, ha tenuto a galla la squadra nei momenti peggiori e, nella seconda parte, ha trascinato i compagni. “Abbiamo un “play”  di un’altra categoria, – afferma raggiante Giordani – Ha gestito la squadra in maniera magistrale. So che di lui mi posso sempre fidare e che non sbaglia mai quando decide di caricarsi la squadra sulle spalle. Sa sempre quello che deve fare”.

Ma non va dimenticato che quello giallorosso è un gruppo nel quale tutti portano un contributo. Spiccano le prove di Bedetti e Broglia, due che fanno sempre la differenza. Ma non va dimenticato il lavoro difensivo di Penserini, capace di sporcare moltissimi palloni e la lotta sotto le plance di Amoni e Cicognani contro i lunghi toscani, dotati di una fisicità fuori dal comune. Infine la generosa prova di Cernivani che si è fatto sentire in attacco e si è battuto in difesa. “Però – ammonisce Bottaro – non abbiamo ancora vinto niente. Guai ad abbandonarsi a facili entusiasmi. Siamo pari ed è ancora tutto da decidersi, vietato adagiarsi sugli allori”.

Stefano Pece


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