• 08/06/2013
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Corriere di Romagna, 8 giugno 2013: Acmar, un cuore da grande squadra

RAVENNA. L’abbraccio di almeno cento cuori giallorossi e bacioni da Firenze, parafrasando una canzone degli anni ’30. Sono solo due delle istantanee che l’Acmar ha scattato in garadue grazie al proprio pubblico che l’ha fedelmente seguita nella piccola palestra dell’Affrico, riempiendola per più di metà e trasformandola così in un Pala Costa in miniatura visto il calore e il colore del tifo.
Un tifo che in città è diventato un fiume in piena, a partire dal ruscello all’inizio della stagione ma via via ingrossato dai tanti sostenitori acquisiti, non solo grazie alle prestazioni sul campo ma anche dall’aspetto umano dei protagonisti in campo, sempre pronti e a disposizione. Affetto ricambiato giovedì notte dai tifosi con gli applausi e i cori personalizzati mentre capitan Amoni e compagni uscivano dalla struttura oppure al rientro a Ravenna quando i pullman sono tornati a casa. Sul campo i leoni giallorossi hanno faticato nei primi venti minuti (47-37) per poi costruire mattoncino dopo mattoncino la rimonta. Nel terzo quarto la difesa ha concesso solo dieci punti mentre l’attacco cominciava a ingranare per poi scatenarsi negli ultimi dieci minuti fino al sorpasso che è valso garatre (70-73) con Rivali che amministra gli ultimi 16”, sfuggendo alla difesa toscana, prima dell’invasione di campo della panchina e del pubblico di fede Acmar. L’unico aspetto negativo l’infortunio alla caviglia di Amoni ma il capitano sarà certamente in campo per la sfida decisiva. “I ragazzi hanno dimostrato ancora una volta di avere gli attributi – sottolinea Lanfranco Giordani – e di saper lottare nelle difficoltà. Siamo stati bravi a rimanere in partita contro una squadra che ha tirato, come nella prima partita, con percentuali spaventose nei primi minuti. La cosa che ho detto ai ragazzi nello spogliatoio  all’intervallo è stata proprio questa, che non potevano continuare a tirare così perché altrimenti non erano giocatori da B2 ma avrebbero meritato ben altri palcoscenici. Abbiamo giocato meglio in difesa, loro hanno cominciato a sbagliare qualcosa in più, ne abbiamo approfittato, e poi abbiamo avuto ancora una volta un playmaker eccezionale in Eugenio Rivali”. Ma la prudenza in società è palpabile, i facili trionfalismi sono un’arma a doppio taglio. “Non abbiamo ancora fatto nulla – spiega il dg Giorgio Bottaro -, siamo pari, abbiamo il 50% di probabilità di passare ma non mi fido. E’ bellissimo il clima che si è creato attorno alla squadra, proprio perché la città si identifica nei giocatori e vogliamo regalarle la serie A, con gli stranieri e le partite in Tv”.


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