Il punto della situazione con il presidente Roberto Vianello
La sconfitta più dolce. L’umore del presidente Roberto Vianello dopo il match di Cento non può che essere ottimo: pur perdendo, la sua Acmar ha raggiunto la certezza matematica del primo posto al termine della stagione regolare con cinque turni di anticipo, grazie alla contemporanea sconfitta di Empoli sul campo della Poderosa Montegranaro.
In prima battuta Vianello commenta la prestazione offerta a Cento: “Sono molto contento per il modo in cui i nostri giocatori hanno affrontato la partita di ieri e per avere raggiunto la prima piazza in vista dei playoff. La squadra era profondamente rimaneggiata, ma siamo riusciti a tenere duro nei momenti più negativi, avvicinandoci ai nostri avversari nel finale. E la dimostrazione di coraggio e personalità dei nostri giovani mi ha sinceramente emozionato.”
La gioia più arriva dalla certezza del primo posto nella griglia playoff, raggiunto con oltre un mese di anticipo sulla fine della stagione regolare: “Si è verificato quello che ci auguravamo da qualche settimana e siamo felici perché abbiamo guadagnato un po’ di tempo utile per pianificare il finale di una stagione senza soste. Abbiamo dimostrato che la squadra c’è e c’è sempre stata, e che il gruppo dei giocatori e dello staff è meraviglioso tecnicamente e moralmente: ora ci attendono cinque giornate relativamente tranquille, durante le quali dovremo cercare di rimetterci in sesto dal punto di vista fisico, mentale e tecnico.”
L’Acmar è andata ben oltre le previsioni: “Quando abbiamo cominciato la stagione non ci aspettavamo di poter vincere ventidue partite su venticinque e di festeggiare anche la conquista della Coppa Italia. Con il tempo abbiamo iniziato a pensare di poter raggiungere obiettivi importanti e la loro effettiva conquista è una grossa gratificazione. Adesso possiamo volgere l’attenzione al terzo traguardo, da raggiungere attraverso i playoff. A questo riguardo, la partita di Cento ci ricorda che basta poco per rimettere in discussione tutto quello che è stato sino ad ora. Questa volta la classifica non è stata intaccata, ma il rischio che le carte in tavola cambino a causa degli infortuni è presente e anche ingiusto per quello che abbiamo dimostrato sino a oggi.”