La Voce di Romagna, 11 marzo 2013: “Vittoria importante in chiave promozione”

E’ contento per la ventiduesima vittoria centrata coach Lanfranco Giordani. “Sono molto soddisfatto per la vittoria, era una partita a cui tenevamo particolarmente perché considero loro una squadra con struttura e talento per poter far benissimo in questo campionato e sono convinto che si giocheranno fino alla fine con noi la promozione. Abbiamo iniziato nel migliore dei modi la partita, disputando un primo quarto eccezionale per attenzione, concentrazione e durezza difensiva, rispettando in pieno il piano partita. La prima azione con la schiacciata di Cicognani non è stata casuale, volevamo giocare il primo possesso cosi, per dimostrare che eravamo sul pezzo. Anche il secondo quarto è stato ottimo, non a caso abbiamo tirato il 73% nel primo tempo, difendendo bene e dominando sui due lati del campo”.
“L’infortunio di Cernivani – prosegue nell’analisi Giordani – alla fine del secondo quarto ci ha tolto un po’ di energie nervose inconsciamente ma ciò nonostante siamo volati sul +29; negli ultimi tre minuti del terzo quarto abbiamo subito un 9-2 di parziale, subendo la loro difesa strana che partiva a zona e poi diventava a uomo, togliendoci i nostri riferimenti, ci sarebbero serviti dei tiratori e noi sul perimetro siamo stati un po’ timidi, era la situazione ideale per Cernivani, solo con Amoni sono stati bravi ad adattarsi, gli altri esterni non han tirato con agonismo, pensandoci troppo su”.
Adesso all’orizzonte per l’Acmar un impegno cardine della stagione, la Final Four di Coppa Italia che andrà in scena sabato e domenica a Cecina. Questa vittoria è il viatico migliore per i giallorossi che si approcciano con grande voglia ed energia al loro primo obiettivo. “Son molto curioso di quello che potrà succedere sabato, è una di quelle prove particolari che finora c’hanno esaltato perché i miei ragazzi, quando c’è da fare la prestazione, hanno sempre risposto presente, soprattutto la spina dorsale della squadra Rivali-Bedetti-Amoni: questi tre giocatori non vengono mai a meno quando c’è la sfida perché sono nati per la competizione”.