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NEI CAMPIONATI professionistici di basket solo due squadre in tutto il mondo possono competere con l’Acmar Ravenna, capolista imbattuta del girone B di DnB con 20 vittorie (e un vantaggio di 12 punti sulla seconda): in Bielorussia la Grodno 93 vanta 19 gare senza sconfitte e, soprattutto, in Brasile c’è il Flamengo con 21 incontri senza ‘macchia’, due quintetti di ‘serie A’. E’ chiaro che nella società bizantina nessuno fa la corsa su di loro, ma è un piccolo grande dato, che testimonia l’eccezionalità della stagione del Basket Ravenna.
UNA SQUADRA che, in altre serie e in altri sport avrebbe già ammazzato il campionato, ma non in questa Divisione Nazionale B. Infatti per conquistare il salto di categoria i giocatori allenati da Lanfranco Giordani dovranno passare comunque per i playoff, non essendo prevista nessuna promozione diretta.
COME È NATO il ‘fenomeno’ Acmar? Tutto è partito l’estate scorsa, quando il presidente Roberto Vianello era sul punto di cedere, stanco di tirare fuori ogni anno decine di migliaia di euro e veder sfumare la promozione in extremis. Decisivi l’incontro con Giorgio Bottaro, dirigente sportivo ravennate con esperienze nel Parma calcio, Messaggero volley e Virtus Roma basket, e l’ingaggio dell’allenatore ‘Lupo’ Giordani, che dopo anni di basket femminile e giovanile voleva rimettersi in ballo in una prima squadra. E l’asse Vianello-Bottaro-Giordani è l’arma vincente dell’Acmar.
«SENZA dimenticare — sottolinea subito il coach — la bravura dei giocatori. Ogni tassello è andato al posto giusto, siamo stati abili e fortunati e tutto va oltre ogni più rosea aspettativa. In questo momento da capolista imbattuta ci sentiamo come il surfista che infila il ‘tubo’ di un’onda: potremmo uscirne in piedi sulla tavola tra gli applausi di tutti, oppure con un capitombolo. Però abbiamo costruito una squadra di prospettiva, col giusto mix tra esperti e giovani».
Con un roster che comprende ‘stelle’ come Rivali, Broglia e Amoni, tanto per citarne alcuni, a fianco di giovani validissimi quali Cicognani, Locci, Ricci.
E QUESTO MIX, aggiunge il presidente, «è stato realizzando calando le spese e diminuendo l’età media della squadra da 27 a 22 anni. Sono nel basket dalla fine anni ’80 e poi sono tornato sei anni fa. Ma una stagione come questa, in quanto a risultati, non l’ho mai vissuta». A Ravenna poi, conclude Bottaro facendo i debiti scongiuri, «di serie positive ce ne intendiamo. Pensiamo alle 72 vittorie consecutive dell’Olimpia Teodora nel volley femminile e alle 25 del Messaggero, che vinse lo scudetto 1991 nel volley».