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Pos | Team | PTI | V | P |
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In più di 1500 spettatori ieri al Flaminio hanno assistito ad un derby tra Crabs e Acmar che per presenza sugli spalti è stato di un’altra categoria. E categoria che vai, nuova bestia nera che trovi. Per Rimini si chiama Amoni. E’ il killer dei granchi negli scorsi playoff, a marchiare a fuoco la vittoria ospite nel momento in cui i Crabs sembravano poter credere nel miracolo. La partenza è tutta di marca ravennate, un 6-0 in un minuto e mezzo con gli attacchi di Bedetti e Broglia che si trasforma già in più dieci a metà primo quarto (7-17).
L’Acmar ha quattro quinti del quintetto che si spartisce le segnature, i Crabs si tengono su solo con tre colpi di stiletto dalla media di Squeo. Quando Rivali, play fuori categoria, va a riposare in panchina a cavallo tra il primo e il secondo quarto. Rimini si rifà sotto. Un tecnico a Lupo Giordani riavvicina la squadra di Ambrassa a -3 (22-25) ma quando Rivali rientra dentro il parquet gli ospiti fanno il parziale di 12-4 che li riporta avanti di undici, grazie al braccio armato di Bedetti che furoreggia nell’uno contro uno nonostante tutti sappiano già dove vada (a destra). Ma i suoi attacchi non si tengono da nessuno e così i Crabs si schierano a zona 3-2. Tassinari trova modo di scuotere i suoi con tre bombe che tengono Rimini in scia, poi sull’ultima azione del primo tempo Cicognani osa troppo, esagera nell’andare a cercare una difficile schiacciata saltando quasi da fuori area e si becca la stoppata di Squeo che nega a Ravenna il +11 sulla sirena e gara l’ambiente riminese. E’ un’azione che potrebbe girare emotivamente la partita partita. All’intervallo spicca il dato dei rimbalzi: 23-9 per Ravenna.
Ad inizio terzo quarto i Crabs entrano in una sorta di trance agonistica: la zona, una 2-3 questa volta, imbriglia l’Acmar, mentre Silvestrini guida l’attacco riminese ad un incredibile parziale di 14-0 in quattro minuti, con la ciliegina di Gabellieri che firma il primo vantaggio Crabs (48-46). Ed è qui che esce Amoni. Il lungo dell’Acmar concentra tutti i suoi 13 punti nello spazio di 8 minuti: comincia il suo show oltre l’arco e lo finisce alla stessa maniera (56-67). Tredici punti, con tre triple, che valgono un controparziale di 18-8 e scaraventano Rimini di nuovo a -11 (56-67). Qualche minuto prima era avvenuto un cambio che ha fatto discutere, l’uscita di Silvestrini che stava cavalcando l’onda per Scrima. Quando Ravenna comincia a distendersi in contropiede i Crabs rischiano addirittura l’imbarcata (56-71), ma questa partita ha ancora altre sorprese per il pubblico. Alcune fischiate alquanto dubbie (compreso un “passi” a Rivali chiamato quasi ancor prima di essere eseguito) e tre triple furibonde dei Crabs (Gabellieri, Gabellieri, Bosio) riaprono incredibilmente il match a 59” dalla fine. Rimini ha addirittura la palla del possibile -1, ma Bosio sfonda a 29” e i Crabs inspiegabilmente lasciano correre 16 fatali secondi prima di fare fallo sistematico.
Gabriele Nanni