• 01/02/2013
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Rimini – Ravenna, il prepartita di coach Lanfranco Giordani

Lanfranco Giordani verso il derby di Rimini. Si tratta di un ritorno a quasi dieci anni dalla tua esperienza in forza ai Crabs: “Ho molti amici e tanti ricordi positivi a Rimini, e la sensazione che provo pensando al fatto che giocherò una partita così stimolante al Flaminio è davvero piacevole. Vivo una condizione particolare: questo sarà il mio primo derby a livello senior, e si giocherà laddove ho allenato a lungo: non so cosa mi aspetta ma sono certo che l’emozione resterà marginale, almeno durante la partita”.

L’Acmar ha vissuto una settimana difficile e non si è mai potuta allenare insieme: “Abbiamo vissuto una settimana complicata perché Rivali è fermo da domenica per l’infortunio alla caviglia. Inoltre mercoledì ci siamo allenati senza gli Under, impegnati in una partita giovanile, e da giovedì stiamo facendo a meno di capitan Amoni. La sommatoria di questi problemi è che abbiamo vissuto una settimana intensa ma non di grande qualità, e questo mi preoccupa. In vista di domenica faremo di tutto per portare nei dieci Amoni e Rivali: al momento è molto difficile che riescano a scendere in campo, ma voglio lasciare loro una porta aperta, confidando nel lavoro dello staff medico e nella forza dei miei atleti”.

Cosa ti aspetti da parte di Rimini?
“La partita di domenica vale moltissimo per i Crabs e una loro vittoria potrebbe cambiare il volto della loro stagione. Arrivano a questa partita in un momento complicato per noi e potranno trarre ulteriore vantaggio dalle nostre condizioni fisiche e saranno certamente molto determinati. La classifica dice che i favoriti siamo noi e accettiamo questo ruolo, ricordandoci però che si scende in campo sullo 0-0 e che ogni canestro andrà costruito e guadagnato sul campo”.

Cosa ti preoccupa dei Crabs?
“Vedo tanti bei duelli a livello di singoli e dico che se da un lato ci sono tanti punti di distacco in classifica, dall’altro il loro talento individuale non è inferiore al nostro. In qualche ruolo siamo più pronti per numeri ed esperienza, ma in altri potremmo anche soccombere: basti pensare che un giocatore come Lorenzo Brighi, che ho allenato tanti anni e reputo tra i migliori talenti del nostro campionato, esce come ottavo uomo di rotazione. Dovremo pertanto prestare grande attenzione ai nostri avversari, sapendo che saranno la capacità di essere squadra e di giocare certi momenti della partita a fare la differenza”.

Il derby potrebbe attirare il pubblico delle grandi occasioni…
“Spero che ci sia una grande cornice di pubblico perché queste squadre lo meritano. Vorrei fare divertire la gente: la cosa più bella sarebbe fornire una bella pallacanestro da parte di entrambe le squadre, offrendo a chi viene al Flaminio una bella giornata di sport amplificata da tutta l’enfasi propria di un derby”.

 


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