• 31/01/2013
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Il Resto del Carlino, 31 gennaio 2013: Amoni “I Crabs? Sono imprevedibili”

Francesco Amoni è al suo secondo anno tra le fila dell’Acmar Ravenna. Da questa stagione è diventato capitano dei giallorossi e sta tenendo un buonissimo rendimenti da oltre 12 punti di media a partita e 5,6 rimbalzi. Domenica scorsa ha sofferto il gioco duro dei toscani della ComputerGross Empoli, ma adesso tutta la sua attenzione è riservata al derby romagnolo con Rimini, una sfida che evoca solo bei ricordi al capitano giallorosso.

Con che stato d’animo siete usciti dalla gara di domenica scorsa?

«Da una parte ci ha lasciato un po’ di rabbia perché è stato concesso un tipo di gioco che non fa parte di questo sport. Empoli aveva improntato la partita sulla rissa e non si è giocato a basket. Comunque abbiamo vinto anche in un ambito che non ci è congeniale, quindi dall’altra parte c’è la soddisfazione di avere fatto altri due punti».

Fisicamente la battaglia con Empoli ha lasciato scorie?

«Abbiamo qualche acciacco che ci portiamo dietro da diverso tempo: Rivali ha un piccolo fastidio al ginocchio e alla caviglia e Bedetti lotta da un po’ col mal di schiena, ma sono situazioni su cui non ha inciso più di tanto la gara di domenica».

Passiamo al derby. L’anno scorso sei stato l’uomo partita. Che ricordo hai di quella sfida?

«Un ricordo meraviglioso. Vincere un derby sulla sirena con un mio canestro e portare la squadra in semifinale è qualcosa che capita una volta nella vita. Ma tutte le partite con Rimini sono state belle. Tra campionato e play off abbiamo giocato contro ben cinque volte e nessuno ha mai prevalso prima dei minuti finali. Segno che c’è stato sempre grande equilibrio. Spero che anche questa sia una una gara simile, in modo che il pubblico possa divertirsi».

Quali sono le armi dei Crabs?

«La loro arma migliore è senza dubbio la giovinezza. Sono tutti giovani di talento e questo li rende imprevedibili perché non sai mai cosa aspettarti da loro. Ma dall’altra parte può essere anche un limite, perché mancano di esperienza. In questo senso l’innesto di Tassinari e Silvestrini, che sono uomini abituati a questo tipo di campionati, può dargli quella quadratura di cui hanno bisogno e può risolvergli qualche problema».

Che tipo di clima ti aspetti al Flaminio?

«So che loro stanno creando l’atmosfera giusta per riempire il palazzetto, quindi il clima sarà caldissimo. Spero che ci siano duemila persone come le altre volte e spero di vedere anche tanti giallorossi in mezzo al pubblico. Mi auguro che sia un bel derby, giocato bene da entrambe le squadre, a prescindere da chi vincerà. Insomma mi aspetto una gara diversa da quella con Empoli, perché c’è bisogno di buon basket».

Come sarà la gara di Francesco Amoni?

«Credo che cercheranno di impedirmi il tiro e mi raddoppieranno in marcatura in alcune situazioni. Io dovrò essere bravo a cercarmi dei buoni tiri e dovrò sfruttare il vantaggio che abbiamo nel confronto coi loro lunghi. Tra questi c’è Squeo che è molto atletico, ma è meno potente. Fisicamente, quindi, siamo più alti e più strutturati in questo reparto e questa dovrà essere una delle armi su cui puntare maggiormente».


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