Corriere di Romagna, 20 gennaio 2013: “L’Acmar oggi prova a dimostrare che quest’anno anche il 17 porta bene”
RAVENNA. In genere il numero 17 non è portatore di buona fortuna ma in casa Acmar la scaramanzia è combattuta dal lavoro, dall’attenzione e dalla voglia di proseguire nella cavalcata giallorossa. Oggi pomeriggio a Senigallia (ore 18, arbitri Bellucci di Livorno e Bongiorni di Pisa) la truppa guidata dal generale Giordani vuole allungare ulteriormente la striscia immacolata. I puri numeri sembrerebbero far pendere decisamente l’ago della bilancia in favore del miglior attacco del girone contro la peggiore difesa (curiosamente il dato dei punti è identico, 1242) ma il basket non è ovviamente (solo) matematica con percentuali al tiro, numero di rimbalzi catturati, etc. Per questo motivo il tecnico romagnolo dall’inizio cerca sempre l’atteggiamento e l’approccio giusto a ogni singola uscita da parte dei suoi ragazzi a cui ha concesso due giorni di riposo per “staccare e pensare ad altro” e ricaricare così le batterie. “Vorrei vedere una ulteriore crescita della squadra dopo il match vinto con la Supernova Montegranaro e vorrei creare un po’ di spazio per i ragazzi giovani che ultimamente non hanno giocato molto. Le mie impressioni sulla settimana sono particolarmente buone perché ho visto lavorare molto bene i miei ragazzi dopo il giorno di riposo supplementare concesso martedì scorso. La speranza è di riuscire a portare a quota diciassette la nostra striscia di successi, ma sappiamo che troveremo un avversario particolarmente agguerrito e che non ci regalerà nulla”.
La lente dell’allenatore. Il tecnico romagnolo mette sotto la lente gli avversari. Il quintetto della GoldenGas è di grande valore. Non si tratta di una squadra profonda, ma i giocatori “titolari” sono di ottimo livello per la categoria: dovremo fare particolare attenzione a due lunghi completi come Perini e Pierantoni, che nella partita di andata ci hanno messo in grave difficoltà, e a un esterno di talento come Giroli. Il pericolo più grosso è legato alle condizioni psicologiche delle due formazioni: da parte nostra il rischio è di non riuscire a fare una partita importante dal punto di vista mentale, sapendo in partenza di dover contrastare un’avversaria che vorrà fare il grande colpo contro di noi per dimenticare le tre sconfitte consecutive che ha rimediato ultimamente”. (a.g.)