Il Resto del Carlino, 18 gennaio 2013: “L’unico segreto è che stiamo bene insieme”
MENTRE i compagni si scaldano in una divertente partita di calcetto, vinta peraltro con merito per 2-1 dai giovani sui senior, Giacomo Cicognani si allena a parte per recuperare da un risentimento alla caviglia. È il giovane lungo giallorosso può analizzare con calma il momento magico di questa Acmar Ravenna.
Giordani ha detto che avreste bisogno di riposo. La stanchezza di un girone di andata vissuto sempre al massimo inizia a farsi sentire?
«In effetti iniziamo ad accusare un po’ di fatica. Bedetti, Rivali e io abbiamo avuto qualche problema fisico e il fatto di giocare ogni domenica, senza mai una pausa, non permette di recuperare al meglio. Abbiamo avuto due giorni di riposo questa settimana, ma non sono riuscito a recuperare del tutto. La caviglia mi fa un po’ male».
Cosa è successo?
«Niente di grave, solo che a fine partita domenica ho accusato un po’ di dolore. È stato un piccolo sovraccarico, nulla di grave«.
Quanto è cambiata l’Acmar nelle ultime stagioni?
«Moltissimo e direi che è andata in crescendo: questo è senza dubbio il migliore gruppo in cui ho giocato. Siamo tutti giovani, stiamo bene inseime e c’è una notevole chimica di squadra. Mai come quest’anno ogni giocatore può veramente fare la differenza».
E com’è il campionato di Cicognani? Eri partito sottotono, ma ora hai trovato continuità.
«A parte domenica scorsa (dove comunque è stato protagonista insieme a Broglia dell’azione più spettacolare della partita ndr), sto migliorando. L’anno scorso avevo giocato pochissimo a causa degli infortuni e ne ho risentito anche a inizio di questa stagione. Ero andato abbastanza bene nel precampionato, poi ho avuto un calo mentale. Quando le cose non andavano bene mi ripiegavo un po’ su me stesso. Quando ho cominciato a pensare meno a me stesso e più alla squadra, la situazione è decisamente migliorata».
Ora che avete visto tutte le squadre, quali sono le più temibili?
«Firenze è una buona squadra: quando ci abbiamo giocato contro, non disponeva di un giocatore molto forte come il loro centro, quindi sono più forti rispetto alla gara in cui li abbiamo battuti. Poi vedo bene la Poderosa Montegranaro».
Domenica sarete a Senigallia, squadra reduce da quattro sconfitte.
«È vero non stanno bene, ma giochiamo pur sempre in casa loro. Io credo che dipenda più che altro da noi, da come affronteremo mentalmente la partita. Se avremo la testa giusta, come abbiamo sempre dimostrato finora, credo che possiamo vincere».
Stefano Pece