• 20/11/2012
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L’orologio Acmar schiaccia anche Siena

RAVENNA. Un meccanismo, come ad esempio un orologio, funziona perfettamente solo se ogni ingranaggio è collocato nel modo giusto e si muove in maniera sincrona rispetto agli altri. Una volta di più, contro la Virtus Siena, l’Acmar si è confermata un meccanismo a orologeria pronto a “esplodere” verso la vittoria quando è il momento di stringere. I primi 27 minuti contro i toscani hanno seguito un copione già visto ma altrettanto hanno fatto gli ultimi 13 in cui la squadra di Lanfranco Giordani, come lui stesso ha fatto notare, ha dimostrato di “averne di più, mentalmente e fisicamente, degli avversari”. Il recupero di Luca Bedetti, dopo un piccolo problema alla coscia destra, ha riportato un pistone da 21 punti nel motore ravennate in cui l’esterno riminese è stato, come lo ha definito il suo allenatore, una sorta di “spazzino” che ha saputo trovare nella spazzatura canestri importanti. “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile – analizza Bedetti -, perché si è confermata sul campo una squadra giovane, tosta, che non molla mai, è stato bello batterla. Il loro perno, Alessandri, è stato fermato dai cinque falli ma si è confermato un giocatore pericoloso. Nei primi tre quarti abbiamo sofferto, è vero, ma abbiamo trovato la chiave della partita, schierando Amoni in pick’n roll più alto e questo ha allargato gli spazi. Poi abbiamo stretto le maglie in difesa e questo ci ha permesso qualche contropiede importante ed è andata meglio per tutti Ora sto bene, la gamba è andata a posto. Sono stato seguito dallo staff medico del dottor Cirilli e dal nostro fisioterapista Luca Babini che hanno fatto un ottimo lavoro. Mi ero stancato di stare fermo e volevo giocare contro Siena. Direi che sono soddisfatto della mia prestazione, potevo evitare qualche forzatura ma è andata bene”. Bedetti è uno dei pezzi pregiati del mercato ravennate. “Sono molto contento di questi primi mesi a Ravenna – prosegue Bedetti -, sia come compagni che come staff tecnico. Abbiamo trovato un sistema di gioco, ognuno di noi ha i propri momenti, il suo ruolo, non ha bisogno di strafare e gioca per gli altri più che arricchire il proprio tabellino. Siamo carichi, a Firenze andremo per vincere, siamo noi quelli primi in classifica e saranno loro che si dovranno preoccupare in quella che sarà una partita dura e forse non bellissima”.
Agostino Galegati

da “Corriere di Romagna”

 


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