Debutto da incorniciare per l’Acmar: “La partita è andata nella direzione che volevamo”
Debutto da incorniciare per l’Acmar Ravenna che si è mostrata al suo pubblico per la prima volta in tutto il suo splendore; a dire il vero la partita non era cominciata nel migliore dei modi, con la Goldengas a fare canestro da tutte le parti e i giallorossi a soffrire le pene dell’inferno. Poi, dopo la preventivabile strigliata di coach Giordani nell’intervallo, dagli spogliatoi è uscita un’Acmar diversa, capace di strangolare Senigallia con la difesa e di finirla con i canestri di Penserini, Amoni, sospinti dalla lucida regia di Eugenio Rivali.
“Nel primo tempo – analizza coach Lupo Giordani – abbiamo peccato di presunzione, soprattutto in difesa; pensavamo di fare i furbi e invece abbiamo subito canestri banali, almeno quattro in back-door su nostre difese errate. In difesa dobbiamo metterci energia e intensità fisica, questo giocare di malizia ci si è rivoltato contro. Nel secondo tempo invece non abbiamo più concesso soluzioni semplici, forzando diverse infrazioni di 24 secondi e la partita è andata nella direzione in cui volevamo”.
“Sono contento per il carattere dimostrato – continua Giordani – avremmo potuto sbragare e litigare tra di noi e invece siamo rimasti uniti e abbiamo remato tutti dalla stessa parte per venire fuori da un momento di difficoltà. Sei giocatori in doppia cifra sono un segnale importante della coralità del nostro gioco ma dobbiamo migliorare a rimbalzo e nella fase degli aiuti difensivi perché sono fasi cruciali del gioco che consentono di prendere un importante vantaggio; speriamo di fare meglio già dalla partita con Empoli. Anche a Montegranaro abbiamo fatto fatica ad ingranare, quando la partita va sui binari della stanchezza noi ne abbiamo più degli altri e questo è stato il tema di queste due partite, è un bel segnale di struttura e carattere ma non possiamo concedere questi vantaggi agli avversari”.
Manifesto della partita una spettacolare giocata sui due lati del campo di Rivali, capace di trovare una penetrazione ad alto coefficiente di difficoltà e poi, nel rientro difensivo, di subire uno sfondamento di Pasquinelli che ha consentito all’Acmar di avere un possesso fondamentale per l’allungo nel momento decisivo del match. Coach Giordani però ci tiene a fare un monito ai suoi. “Ci rendiamo conto che siamo una buona squadra, molto coesa ma a volte questo non è sufficiente: ci vuole quel piglio agonistico, quella cattiveria che nello sport fa la differenza; se non giochi al 101% contro tutti, su tutti i palloni è difficile per tutti contro chiunque, in campionati come questi non ci si può permettere di giocare sulle punte”.
Riccardo Sabadini
da “La Voce di Romagna”