• 21/09/2012
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Broglia: “Acmar, finalmente sono qua”

Le strade di Giorgio Broglia e dell’Acmar Ravenna si erano già incrociate nella stagione 2010-11: Giorgio era stato in procinto di vestire la casaccia giallorossa, prima che lo staff tecnico optasse per un altro giocatore, e Broglia si era accasato agli Angels, con cui avrebbe conquistato la promozione eliminando in semifinale proprio Ravenna. Finalmente Giorgio è diventato un leone giallorosso ed è pronto a dare il suo contributo alla causa.

“Mi hanno sempre parlato dell’Acmar – analizza l’ex Angels – come di un ambiente perfetto e adesso che sono qui non posso che confermare queste voci: Ravenna è il posto ideale dove fare basket, la società è fantastica e con i compagni ci siamo trovati benissimo fin dal primo giorno. Abbiamo cominciato col piede giusto, vincendo il torneo di Cervia, speriamo di continuare su questa strada perché le premesse sono davvero ottime”.

Broglia ha trovato sulle tavole del Pala Costa altri due protagonisti della cavalcata clementina, Eugenio Rivali e Luca Bedetti con cui da subito ha mostrato un’intesa notevole; una vera fortuna per l’Acmar che ha a disposizione un trio di giocatori che si intendono alla cieca, come già visto soprattutto nella semifinale del torneo di Cervia dove Broglia ha messo a referto 18 punti, la maggior parte dei quali su imbeccata di Rivali.

“Giocare con Rivali e Bedetti – commenta Broglia – è indubbiamente un vantaggio per noi che ci conosciamo bene; Eugenio sa dove trovarci e come servirci, quali sono le nostre giocate preferite. Penso che di questa intesa ne abbia beneficiato tutta la squadra perché c’ha dato la possibilità di avere da subito meccanismi già oliati e comunque anche con gli altri ragazzi si è creata un’affinità tecnica già dai primi allenamenti”.

Per l’Acmar alle porte l’ultimo test precampionato con Imola, Cento e San Lazzaro e poi finalmente comincerà il campionato con la trasferta di Montegranaro.

“Ci stiamo allenando bene – conclude l’ala pesarese – nel torneo di Cento vogliamo assolutamente fare altri passi avanti, migliorando la condizione, l’intesa e la qualità del gioco; non dobbiamo pensare alla categoria in cui militano i nostri avversari, dobbiamo concentrarci e scendere in campo per vincere e soprattutto imporre il nostro gioco, con la cattiveria e la grinta giusta perché sono convinto che se riusciremo a fare questo possiamo fare bene”.

Riccardo Sabadini

da “La Voce di Romagna”

 


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