Fuochi d’artifico Acmar: con Broglia arrivano anche Penserini e Bedetti

Oltre all’annunciato Giorgio Broglia, sono stati presentati a sorpresa, altri due elementi che faranno parte del roster a disposizione di coach Lupo Giordani e sono due autentici pezzi da novanta per la categoria. Si tratta di Luca Bedetti, proveniente dagli Angels, e Giovanni Penserini, dalla Goldengas Senigallia. Due giocatori che andranno, assieme a Rivali, a formare verosimilmente il back court dell’Acmar versione 2012-13 e che garantiranno, con la loro fisicità e lo strabordante atletismo, spettacolo assicurato.

“Ho giocato sempre a Santarcangelo, – racconta Bedetti – sono contento di essere arrivato in una società seria e di fare parte di un progetto molto valido; ringrazio il presidente Vianello e Bottaro per avere creduto in me e spero di poter ripagare la fiducia che mi è stata data”.

Anche Penserini è alla prima esperienza senior lontano da Senigallia. “Ravenna è una realtà molto solida, ci siamo incontrati in vere e proprie battaglie negli ultimi tre anni e ha sempre proposto squadre forti e giocatori interessanti; da quel che vedo abbiamo creato un buon gruppo, pieno di giovani con voglia di fare e di crescere, speriamo di divertirci parecchio”.

E’ stato poi presentato anche Broglia, ch’era già stato annunciato in precedenza. “Sono reduce da due anni importanti, son contento di essere stato chiamato da una società così importante; ho sposato questo progetto e spero che sarà una stagione divertente e piena di soddisfazioni”.

Entusiasta coach Lupo Giordani. “Ringrazio la società per avermi dato la possibilità di allenare giocatori di questo calibro; stiamo costruendo un nucleo di bravi ragazzi giovani che possono ancora crescere. Sono tutti giocatori duttili, che hanno già vinto e reduci da campionati importanti. Adesso dobbiamo firmare il settimo senior, un esterno che possa giocare anche qualche minuto da play, e poi completeremo la rosa con tre giovani, Frigoli, Locci e Mattia Ricci, giovanissimo classe ’95.

Riccardo Sabadini

da “La Voce di Romagna”