• 20/05/2012
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Acmar, è ora di sovvertire i pronostici

L’Acmar Ravenna è chiamata a sovvertire il pronostico, mercoledì sera al Pala Costa, quando affronterà la Calligaris Corno di Rosazzo per il match di gara due della semifinale play off. La memoria va all’impresa ottenuta con Rimini e ai primi tre quarti di gara uno in Friuli, nei quali Ravenna ha ampiamente dominato.

“A Corno di Rosazzo abbiamo giocato di squadra, esprimendo un’ottima pallacanestro – ricorda il tecnico giallorosso Cesare Ciocca -. Abbiamo un modo diverso di interpretare la pallacanestro rispetto ai friulani. Loro hanno fatto leva sul talento di Nanut e Pigato e sulla vena di Vidani. Hanno trovato canestri incredibili e di questo gli va dato ampio merito. Ora per noi si tratta di recuperare tutte le energie possibili per raddrizzare questa serie”.

La chiave di una gara in bilico fino agli istanti finali è sembrata appunto quella delle energie. Ravenna ha speso molto, conducendo per tre quarti, mentre la Calligaris ha approfittato del calo fisico dei giallorossi nei minuti finali.

“Noi abbiamo avuto un enorme dispendio di energie fisiche e mentali nella serie con Rimini, che è stata davvero durissima – prosegue il tecnico -. I nostri avversari, invece, sono stati bravi a chiudere il turno precedente in due sole gare, risparmiando energia. Dobbiamo quindi fare appello a tutte le forze che ci sono rimaste e ripetere la partita fatta a Corno dove, per 35 minuti, abbiamo tenuto in mano le redini del match”.

Per gara due quindi il tecnico non si aspetta grandi variazioni rispetto a sabato scorso. All’andata Ravenna ha cercato di mantenere basso il punteggio degli avversari, che fanno del talento in attacco il proprio cavallo di battaglia, e altrettanto farà mercoledì.

“Fino alla fine del terzo quarto li abbiamo tenuti a 50 punti, una media di 17 punti a periodo – questa l’analisi del tecnico -, rispettando ampiamente quello che era il nostro piano partita, cioè di tenerli intorno ai 70 punti. Però non siamo riusciti a mantenere questi ritmi, sia in attacco che in difesa, per tutta la durata del match. Questo è dovuto purtroppo alla nostra cronica mancanza di cambi. Soprattutto nel reparto piccoli siamo corti. Le avversarie lo sanno e sfruttano questa nostra debolezza. Corno di Rosazzo può permettersi di tenere in campo uno come Pigato per soli venti minuti e lasciare riposare Nanut sette, otto minuti in panchina. Noi questo non possiamo farlo”.

Ultimamente anche nei lunghi la formazione giallorossa sta soffrendo un po’. Cicognani ha fatto solo brevi apparizioni tra Rimini e Corno di Rosazzo.

“Cicognani ha sempre lo stesso problema al ginocchio che non gli permette di scendere in campo. Fortunatamente nel reparto lunghi siamo più coperti, avendone altri tre da alternare, ma uno come Cicognani ci farebbe molto comodo”.

Infine, il tecnico ci tiene all’appoggio dei tifosi anche in gara due, dopo che un manipolo di trenta affezionati aveva sostenuto la squadra anche sabato scorso in Friuli.

“Voglio ringraziarli per tutto l’appoggio che ci hanno dato in stagione – conclude -. Ci riempie di orgoglio sapere che da anni il Pala Costa non era così pieno e così partecipe. Il pubblico ha capito che stiamo facendo qualcosa di importante e deve aiutarci ancora, perchè noi non vogliamo fermarci qui”.

Stefano Pece

da “Il Resto del Carlino”

 


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