• 11/12/2011
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Acmar. capolavoro nel derby

Acmar Ravenna – Mobyt Ferrara 74-70

(15-17, 32-36, 54-53)

Ravenna: Filattiera 11, Zambrini 15, Davolio 13, Amoni 17, Frigoli ne, Morigi, Barbieri 4, Sanlorenzo 4, Quartieri 10, Bosio. All.Ciocca

Ferrara: Sorrentino 2, Pigozzi ne, Agusto 7, Cortesi 7, Campiello 8, Ferri 21, Maggiotto 10, Seravalli, Benfatto 8, Gori 8. All.Furlani

Note: T2: Ra 18/43, Fe 19/40; T3: Ra 9/19, Fe 6/22; Tl: Ra 11/15, Fe 14/18.

Arbitri: Marco Pierantozzi e Alessio Dionisi

E’ derby vero al PalaCosta, ed è l’Acmar ad uscire vincitrice dalla sfida tra due delle formazioni più accreditate al salto di categoria. Ravenna si aggiudica una partita intensa e bellissima, giocata al massimo delle proprie forze da entrambe le formazioni in un PalaCosta prossimo al tutto esaurito e debordante di tifo, su tutte e due le sponde. Intensità, grinta, vantaggi minimi da entrambe le parti (+6 per Ferrara, +4 finale con il canestro di Zambrini sulla sirena per Ravenna quali massimi vantaggi), per una partita che doveva essere di altissima classifica e tale si è dimostrata.

La squadra di Ciocca viene a capo del rebus Ferrara (la Mobyt ha perso soltanto sul campo di Rimini) nelle battute finali, ribaltando il -6 a 5’ dalla fine grazie alla difesa a zona ed al grande cuore dei giocatori giallorossi. Ravenna ribalta l’inerzia con un Amoni da quindici punti nella seconda metà della gara (17, 5 rimbalzi, 6 recuperi e 6 falli subiti per un 29 di valutazione finale), risorge con cattiveria dal 61-66 del 36’ e con un 8-0 si prende di prepotenza l’inerzia della partita, al termine di un inseguimento lunghissimo. Era stato il playmaker Michele Ferri a dare i primi punti di vantaggio alla formazione ospite, con nove punti quasi consecutivi nel corso di un primo quarto praticamente senza errori. L’Acmar, dal canto suo, imbrigliata da una situazione falli inizialmente molto difficile (13-6 al 20’, 22-18 al termine), riesce a restare contatto ma ogni volta che può ricucire definitivamente viene rispedita indietro dai canestri ferraresi. Terminata la sfuriata di Ferri sono i tagli di Agusto e le giocate dal post basso di Benfatto a tenere avanti Ferrara (15-17 al 10’, 28-32 al 17’, 32-36 al 20’). Il terzo quarto è spettacolo puro: Filattiera stappa il canestro dalla lunga distanza (2/5 Acmar all’intervallo, 9/19 alla fine), Davolio lo imita e segna il 40-41 al 25’. Sono questi i primi due canestri dalla lunga distanza di una serie quasi consecutiva di sette “bombe”, con Ferri a colpire due volte e Ravenna a rispondere ancora con Davolio e con Amoni. La terza tripla di capitan Davolio vale il primo sorpasso Acmar (51-49) al 28’ e permette ai giallorossi di tenere sopra la testa, seppur di pochi punti, fino al 61-60 del 34’.

Ferrara risponde con un parziale di 0-6 (Maggiotto, Sorrentino e Ferri), l’Acmar vacilla sul 61-66 e coach Ciocca chiama timeout: Ravenna esce a zona, trova una tripla da Quartieri, fin lì limitato dai falli, e poi un gioco da tre punti di Amoni. Il lungo ex Scafati insiste, conquista la seconda penalità consecutiva da Cortesi e con un 2/2 dalla lunetta restituisce il parziale (8-0 Ravenna, 69-66 a 2’ dalla fine). La zona di Ravenna imbriglia l’attacco ferrarese, Benfatto lucra un canestro ma Barbieri risponde. Campiello sigla un 2/2 dalla lunetta per il 71-70, Davolio fa solo ½ dalla lunetta a 20” dalla fine.

Ferrara ci prova con Ferri ma la difesa di Quartieri è superba: palla persa estense e fuga per la vittoria di Zambrini, che se va ed appoggia sulla sirena un +4 che potrebbe rivelarsi importante anche in sede di differenza canestri.

Post partita:

E’ un Ciocca raggiante ma esausto in sala stampa: “Abbiamo affrontato una settimana durissima battendo Senigallia, che sta giocando il miglior basket del girone, una Rimini terza in classifica e una Mobyt che vale certamente i primi posti in classifica. Il rischio, in questa partita, era quello di crollare mentalmente e fisicamente, perché Davolio e Zambrini hanno accusato problemi muscolari e hanno faticato a lungo nel corso di questa partita. Siamo riusciti a reagire in maniera superba ad una situazione delicata, sul più sei siamo passati a zona e abbiamo vinto la partita proprio quando Ferrara stava dando l’idea di poter vincere.

Abbiamo vinto una partita di rara intensità, bella ed avvincente, sfruttando l’ultimo cambio di inerzia. Finiamo con questa partita un anno solare stupendo, nel quale in casa abbiamo perso soltanto una volta (a febbraio contro la Fortitudo, ndr): c’è di che essere veramente soddisfatti”. Diverso l’umore di Furlani: “Abbiamo perso l’inerzia nel finale, perdendo più per alcune distrazioni personali che non di squadra”.

Riccardo Sabadini

da “La Voce di Romagna”

 


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