• 06/11/2011
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Acmar, una prova d’orgoglio. Cede a 20 secondi dal termine

Dalla battaglia esce con il fazzoletto in mano l’Acmar Ravenna. Ma non certo per piangere. I giallorossi disputano una gara orgogliosa a Monfalcone, perdendo nel convulso e concitato finale dopo aver fatto penale la squadra di Padovan. A decidere un match vietato ai deboli di cuore, una tripla a 20″ dalla fine scavata nel canestro di Nello Laezza, gente avvezza ad altro tipo di campionati che non la DNB. La bomba del play lancia il Monfalcone sul +4 (93-89) punteggio non messo in discussione nei restanti secondi prima del cesto definitivo di Tonut. La partita, va detto, si è decisa sotto canestro dove Zambon e Bellina hanno fatto il bello e il cattivo tempo. I lunghi biancorossi sono stati protagonisti di una partita eccellente finita con uno score di tutto rispetto. Nel primo quarto sembrava una sfida a chi dovesse mettere a segno più canestri.

Ospiti in vantaggio, sia pur minimo, ma il pubblico del PalaFolpo ribolliva di emozione. Una tripla di Filattiera daventi metri donava il provvisorio stop per la pausa lunga ai ravennati (47-54 al 20′).

La Falconstar reagirà con rabbia dalla metà del terzo quarto in poi. Prima, infatti, l’Acmar va in doppia cifra (54-64) poi un parziale di 12-2 consente a Monfalcone l’aggancio a quota 66 L’immarcescibile Cantarello guida la carica, biancorossi avanti al 30′.

Nell’ultimo quarto si gioca, al solito, quasi senza difese. Fuori Bellina, per falli, a 6′ dalla fine, sembra più facile il cammino di Ravenna che, invece, se la gioca punto a punto. Al 39′ è 88-89, poi Cantarello opera il sorpasso. I giallorossi sbagliano, poi Laezza – che non è certo l’ultimo arrivato – piazza la bomba del +4 (93-89). Restano venti secondi, il tempo per sbagliare ancora e subire il canestro di Tonut in contropiede. Adesso finalmente si torna a casa contro Udine e Riva del Garda. Nella speranza di invertire un trend che si è fatto pericoloso.

ALessio Briganti

da “Il Resto del Carlino”

 


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