• 30/10/2011
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L’Acmar crolla nel terzo quarto e Spilimbergo ha il via libera

L’Acmar non riesce a espugnare il campo della Vis Spilimbergo. Dopo una buona prova nei primi due quarti, la formazione di Ciocca crolla nel terzo parziale e per la Vis è facile portare a casa la vittoria. Ravenna parte col piglio giusto: sono soprattutto Davolio e Quartieri a dare ai giallorossi i primi punti dell’incontro. Dopo il parziale di 0-5 però Spilimbergo reagisce. Accardo da 3 fa il 5-5 e la gara nel primo quarto prosegue su questa falsariga. L’equilibrio rende il match interessante. Ma se da una parte Ravenna sembra in grado di prendere il sopravvento con Quartieri e Filattiera, dall’altra c’è una Vis capace di stare alle costole degli avversari, con Diviach che tiene la Vis avanti sul +4 (12-8). Ravenna però ha ancora molto da dire. Tant’è che la fine del primo quarto è tutta per Zambrini e Quartieri che chiudono sul 16-16.

Nel secondo si gioca ancora punto a punto. Ravenna riesce sempre a trovare il canestro giusto, ma la Vis torna ogni volta alla carica. Gaspardo risponde al canestro di Zambrini che vale il 21-23, mentre Davolio ha la mano calda. Non è un allungo, la Vis è sempre lì che morde le caviglie. Gaspardo da 3 fa il 25-23 e poi il canestro da sotto che vale il 27-23, Zambrini segna due liberi e accorcia un po’, mentre Bagnarol allunga ancora per i suoi. Si va così all’intervallo sul 31-30, un punto che basta alla Vis per dettare il gioco anche nel terzo quarto. Sono le giocatre di Benigni e Accardo a segnare infatti la terza parte di match. Infatti i padroni di casa allungano e si portano al vantaggio di +6 con Ogrisek (38-32) e adesso Ravenna è in difficoltà. Cala molto la squadra di Ciocca, il tempo si chiude col vantaggio per la Vis di +9 (48-39). Nell’ultimo quarto la partita non ha molti sussulti. Ravenna non riesce a restare in scia e Spilimbergo allunga definitivamente il suo margine. Benigni da fuori segna il 55-45, vantaggio che a 5′ dal termine Ravenna non riesce a colmare. La gara si chiude così sul 65-53 per i padroni di casa.

da “Il Resto del Carlino”

 


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