L’Acmar vuole rivivere il dolce ricordo dell’andata

RAVENNA. L’Acmar si vuole lasciare alle spalle le due sconfitte consecutive e riallacciare il filo del discorso interrotto dopo i ko con Fortitudo e Marostica. Oggi alle 18 al PalaCosta arriva il Fiorese Bassano che nel suo curriculum recente ha proprio la vittoria sui “cugini” dello Zepa. E’ però dolce il ricordo dell’andata, quando l’armata di dieci uomini allenati da coach Cesare Ciocca espugnò con un perentorio 60-82 il palazzetto veneto. “Sicuramente non stiamo vivendo uno dei nostri migliori momenti – spiega Alessandro Davolio, il capitano dell’Acmar Ravenna – perché non è mai capitato di avere perso due partite consecutive quest’anno. Siamo sereni e consapevoli di avere perso due partite in condizioni un po’ particolari. Stiamo stringendo i denti, speriamo che questo periodo passi in fretta.

Con Bassano dobbiamo innanzitutto vincere, giocando bene o male, ci servono i punti per restare a ruota con le prime due della classe, per questo sarà una gara molto combattuta. Bassano sta vivendo un ottimo momento, ha vinto con Marostica e ha aggiunto Baroncelli dal mercato, sappiamo che sarà una vera e propria battaglia. Stiamo lavorando tanto e bene, dobbiamo essere più cinici quando arriviamo punto a punto e fare attenzione a non prendere gap importanti all’inizio delle partite. La chiave sarà nella nostra intensità sui quaranta minuti, dovremo cercare di lavorare tutti insieme perché il vero valore delle squadre si vedrà presto. Veniamo da due partite perse, è vero, ma siamo stati sempre in partita fino alla fine e siamo stati beffati dagli episodi. L’Acmar c’è, ci faremo trovare pronti”.

Oggi intanto sarà il primo degli “sponsor days”, organizzato assieme a Banca Mediolanum: pomeriggi nei quali, in occasione delle partite in una delle tribune del palazzetto dello sport Angelo Costa, verrà allestita una piccola “Area Hospitality”, assieme a Banca Mediolanum, con l’obiettivo di creare un luogo di incontro, di conoscenza reciproca, di approfondimento delle tematiche della pallacanestro, ma non solo.

Agostino Galegati

da “Corriere di Romagna”