• 02/02/2011
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L’Acmar riceve la lode dal professor Capobianco

RAVENNA – (ldf) Come se fosse uno studente universitario, l’Acmar ha ricevuto la lode per il suo progetto legato ai giovani da uno dei migliori allenatori del panorama nazionale: Andrea Capobianco. L’ex allenatore di Teramo e attuale vice coach della nazionale azzurra impegnata nelle qualificazioni ai prossimi europei, non si è risparmiato in elogi verso il nuovo corso bizantino, sfruttando l’opportunità offertagli dal vecchio amico Dario Bocchini di tenere a Ravenna un Pao (piano di aggiornamento riservato agli arbitri) insieme a Marco Ramondino, vice allenatore della nazionale Under 18, conferenza svoltasi ieri sera. L’occasione è servita all’allenatore anche per osservare il modo di lavorare della squadra e per assistere dal vivo ad una partita dell’Acmar, scesa in campo in amichevole contro Ozzano, formazione di A Dilettanti.

“Sono molto legato a Dario sin dai tempi in cui lavoravamo insieme a Jesi – spiega il coach – e anche a Cesare (Ciocca ndr.), e dunque il lunedì mi informo sempre sul risultato dell’Acmar. Al di là del lato sportivo, credo che questa società stia facendo un ottimo lavoro a livello giovanile, costruendo un progetto importante e mettendo in atto tante iniziative che sono davvero un fiore all’occhiello di questa realtà. Sono la passione e il cuore messe in campo da tutte i membri dello staff il vero punto di forza di questo club”.

Capobianco ha un feeling particolare con i giovani, avendo scoperto elementi come Poeta e Infante, ben sapendo come per raggiungere gli obiettivi prefissati si debba dare tutto. “Non credo che i giovani d’oggi non abbiano voglia di sudare in palestra, perché ci sono tanti ragazzi che hanno la cultura del lavoro. Nel mio percorso sportivo ho allenato dal minibasket alla massima serie, tranne che in A Dilettanti, e penso che per crescere si debba lavorare con grande passione. Alla base di tutto c’è sempre l’aver chiara la divisione dei ruoli all’interno di una società. Se ognuno svolge i propri compiti rapportandosi con gli altri si ha una crescita sotto tutti i punti di vista. Questa è sempre stata una delle regole che ho seguito e vale non solo nello sport, ma – termina – soprattutto nella vita”.

La visita di Capobianco in Romagna è stata la prima di una serie di iniziative legate ai personaggi famosi del mondo del basket, a cui l’Acmar darà seguito nelle prossime settimane.

da “Voce di Romagna”

 


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