• 19/01/2011
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Baby cestisti crescono, li applaude Capobianco

I giovani prospetti romagnoli del basket crescono. Si è chiusa mercoledì sera con un grande successo la tappa ravennate del “Progetto Azzurri”, organizzata dal Comitato Regionale Emilia Romagna, in collaborazione con il Comitato Provinciale di Ravenna.

Questa tappa prevedeva due allenamenti per i giovani romagnoli nati negli anni 1998 e 1995, gestiti dalla Responsabile Regionale Giovanile, Valeria Giovatti di Parma, e dal Responsabile del Settore Giovanile Squadre Nazionali Maschili, Andrea Capobianco, già vice-allenatore della Nazionale maggiore maschile di Simone Pianigiani.

I primi a scendere in campo sono stati i ’98 dalle 16.30 alle 18.30 nella palestra “Mattioli” con quattro ravennati (Federico Battaglia, Matteo Giardini, Alessandro Mazzotti e Alessio Temporin) che hanno fatto vedere ottime cose sia in attacco che in difesa.

Ad assistere alla sessione l’ex capoallenatore della Nazionale femminile e dei Crabs Rimini, Giampiero Ticchi, l’ex capoallenatore di Montegranaro Stefano Pillastrini, il responsabile del settore giovanile di Santarcangelo, Paolo Carasso, il responsabile tecnico dello Junior Ca’ Ossi Mario Santarelli, il presidente Fip di Rimini Carlo Oppi, il responsabile organizzativo del Progetto, Piero Zabini, il responsabile minibasket dei Crabs, Ciro Luongo.

A seguire, dalle 19 alle 21 alla Morigia sono scesi in campo i ’95, sempre gli ordini di Capobianco e Giovatti, con protagonisti Joel Myers e Simone Pillastrini davanti agli occhi attenti degli illustri genitori oltre ai ravennati Marco Maraldi, Marco Bendoni e Gianantonio Zannini.

“Sono decisamente soddisfatto – ha analizzato a fine allenamento lo stesso Andrea Capobianco – sia dal punto di vista tecnico che organizzativo di questa tappa ravennate. Ho visto tutti i ragazzi già con la giusta mentalità, la giusta attenzione ai particolari spiegati, tutti punti di partenza imprescindibili per effettuare un lavoro tecnico importante.

Questo vuol dire che il lavoro fatto a monte dalle società è valido e sarà più facile per noi lavorare in futuro sugli elementi validi che abbiamo visionato. Dobbiamo comunque analizzare il lavoro in tutti e tre gli aspetti: tecnico, fisico e della mentalità che vanno tutti presi in considerazione per valutare un giocatore.

Questo progetto mi sta dando grandissima soddisfazione, ormai abbiamo girato tutta l’Italia e presto saremo anche in Puglia e stiamo trovando un’importante risposta. Ovunque siamo andati ovviamente abbiamo visto concetti diversi per quanto riguarda la pallacanestro insegnata. Il compito che ci siamo prefissi è quello di integrare il proprio lavoro con quello altrui per avere un’idea fruttuosa di basket, con il clinic integrato con il minibasket che sta ricevendo consensi. Vogliamo che tutto questo diventi patrimonio di tutti e sono molto fiducioso per quanto riguarda il futuro del nostro movimento”.

da “Il Resto del Carlino”

 


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