L’Acmar non vuole fermarsi proprio ora

RAVENNA. L’Acmar non vuole fermarsi sul più bello. In queste ultime settimane la formazione allenata da Cesare Ciocca ha dato una robusta accelerazione ai propri risultati (cinque vittorie consecutive, dieci v nelle ultime dodici partite) ma soprattutto alla qualità del proprio gioco. Nonostante le pesanti assenze di due elementi del quintetto-base (Pappalardo e Sanlorenzo, entrambi operati al ginocchio), i giallorossi hanno sopperito all’incompletezza dell’organico con la completezza dell’impegno e della poliedricità degli elementi a disposizione. In questo clima di legittima soddisfazione in cui anche gli under come Bianchini, Morigi e in particolare il prodotto del vivaio romagnolo, Cicognani, doppia doppia per lui contro Villafranca domenica scorsa. Oggi a Rovereto la Piero Manetti prosegue la rincorsa alla lepre Santarcangelo (che riposa e vincere vorrebbe dire raggiungerla) andando a fare visita al Manica Rovereto (ore 20.45, arbitri Fimiani di Monteforte Irpino e Maffei di Silea), fanalino di coda. I trentini hanno il peggiore attacco del campionato contro la seconda difesa, quella ravennate ma il tecnico della Piero Manetti non si fida. “La nostra situazione è la solita degli ultimi tempi – spiega coach Ciocca – con Pappalardo e Sanlorenzo che dovrebbero avere qualche minuto. Poi ci sono le situazioni di Carrichiello e Maioli che fortunatamente ci stanno dando sensazioni confortanti. Sarebbe poco serio dire che non siamo i favoriti sul campo di una formazione che ha grandi problemi di roster e di infortuni. Rovereto è comunque una squadra che ad ogni partita che passa, vede passare un treno per la salvezza, e giocherà inevitabilmente al massimo. Noi non possiamo sbagliare l’approccio alla partita. Vincere e raggiungere Santarcangelo dal punto di vista psicologico sarebbe un’ottima cosa”.

la gara di sabato sarà seguita da Radio International (100.200 fm, www.radiointernational.it per lo streaming su internet), con collegamenti in diretta durante la partita.

Agostino Galegati

da “Corriere di Romagna”