Vendetta quasi perfetta per l’Acmar
Serviva una vittoria per vendicare la brutta sconfitta dell’andata ed è puntualmente arrivata. L’Acmar
continua a cavalcare il suo ottimo momento di forma, allungando, con la netta vittoria sulla Tosoni, a
cinque la sua striscia positiva. Villafranca era stata una partenza indigesta e l’Acmar ci teneva
particolarmente a vendicare la partita d’andata, come sottolinea coach Ciocca.
“Ci interessava – dice il coach giallorosso – verificare se, dopo una partita di andata in cui eravamo andati
sotto per fisicità e intensità, la squadra era cresciuta ed era migliorata in questi mesi. E’ arrivata una
risposta che considero positiva, per il risultato e perché eravamo in difficoltà dal punto di vista fisico.
Avevamo fuori Pappalardo e Sanlorenzo, c’era Carrichiello con il mal di schiena, e Maioli che aveva un
ginocchio dolorante; nonostante questo abbiamo condotto dal primo all’ultimo minuto, concedendo minuti
importanti anche a Bianchini e Morigi. Oltre a loro, va sottolineato che Cicognani è stato in campo per 32
minuti, giocando piuttosto bene: la partita di oggi è frutto del suo lavoro e della sua attenzione, che sta
costantemente”.
La partita che attende l’Acmar adesso potrebbe essere la classica trappola: i giallorossi saranno infatti di
scena sabato sera in casa del fanalino di coda Rovereto. Ciocca ammonisce i suoi: “Dobbiamo rimanere con
i piedi per terra, perché sabato affrontiamo una partita non semplice a Rovereto, sperando di recuperare
Pappalardo e Sanlorenzo. La speranza è che Maioli non abbia nulla di preoccupante, anche se sono
consapevole che la forza della mia squadra è quella di saper sopperire alle assenze e non fare vedere che
mancano delle persone. Questo è un merito enorme che devo riconoscere ai miei giocatori: quando sono
venuto qui, la Società mi ha chiesto di cercare di sfruttare il materiale umano a disposizione, in particolare i
ragazzi di Ravenna che erano nel giro della prima squadra. Io ci ho provato, loro hanno risposto con un
grande atteggiamento, permettendomi di allenare la squadra senza risentire mai delle assenze. Nella mia
filosofia, il lavoro paga sempre e le prove di Bianchini e Morigi ne sono la prova”.
Riccardo Sabadini
da “La Voce di Romagna”