Scacco a Marostica
RAVENNA. Uno scacco a Marostica per conservare quanto meritatamente conquistato al PalaDozza. L’Acmar gioca questa sera d’anticipo al PalaCosta (ore 21, arbitri Binda di Ancona e Dionisi di Fabriano) contro i veneti per allungare ulteriormente la serie di risultati utile (giunta a quattro vittorie domenica scorsa) per mantenere la vetta della classifica, agguantata per la prima volta sotto la presidenza di Roberto Vianello. Un’eventuale affermazione da dedicare con ogni probabilità al proprio gm Dario Bocchini che nei giorni scorsi ha perso la madre e attorno al quale si sono stretti dirigenza, staff tecnico e giocatori.
Confronto equilibrato. Osservando i nudi numeri Ravenna ha il secondo attacco del girone con 498 punti realizzati contro i 482 dei veneti (terzi) e anche le difese sono paragonabili (459 punti concessi dai ragazzi di Ciocca, 472 da Marostica). “Puntiamo a proseguire il nostro cammino in campionato – analizza il tecnico -, affrontando una partita alla volta con l’obiettivo chiaro di riuscire sempre ad imporre la nostra pallacanestro. Siamo soddisfatti per avere vinto quattro partite consecutive, ma la cosa davvero importante è che la squadra ha capito che tipo di pallacanestro vogliamo giocare e che atteggiamento è necessario avere in campo. Vogliamo quindi continuare a fare buona pallacanestro, tra febbraio e marzo poi, stileremo i reali obbiettivi per la fine della stagione. L’imperativo è quello di continuare il nostro percorso anche contro una squadra forte come la Zepa, che ha vinto spesso in trasferta, che è molto difficile da affrontare e che ha già vinto qui in Coppa: Marostica è una squadra atipica, credo che potrà metterci in difficoltà”. Marostica ha cambiato poco, l’unica novità è sotto i tabelloni dove i veneti possono vantare l’ex Faenza Crespan ma uomini pericolosi sono Benassi e D’Affuso.
Le tre glorie che saranno premiate nel corso dell’intervallo sono Osvaldo Bozzato, protagonista negli anni ’80, Gualtiero Randi, fisioterapista della formazione che conquistò la B1 nel 1990, e Mario Roncagli, “tuttofare” preziosissimo che ha dato un grande contributo dagli anni ’70 fino a questa stagione